300 (2) volte Messi, Suarez e Neymar: Il trio delle meraviglie

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stemma Barcellona

Con i tre gol realizzati ieri all’Athletic Bilbao Messi, Suarez e Neymar hanno superato quota 300 gol insieme

Ci sono un Argentino, un Brasiliano e un Uruguaiano. No, non è una di quelle barzellette che si raccontano nei villaggi turistici solo per trascorrere il tempo, non è l’inizio di una fatto di cronaca nera ma è l’inizio di una storia che oscilla tra la realtà e la leggenda perchè quei tre, con la maglia del Barcellona cucita sul petto, ieri sera sono entrati ancora di più nella leggenda aumentando in maniera sproporzionata numeri che difficilmente verranno superati almeno per i prossimi cento anni.

MSN

Troppo lunga la prima frase per descrivere quei tre tanto che basta una sigla per identificarli: MSN ossia Messi, Suarez e Neymar. Viviamo in tempi in cui le cose cambiano in maniera repentina tanto che quella sigla, qualche anno fa, stava ad indicare una delle piattaforme messaggistiche più importanti sulla Terra ed ora descrive il tridente più forte di tutti i tempi e lo dicono i numeri da spavento.

UNA DATA  DOVE CAMBIA TUTTO …

C’è una data in cui cambia tutto, ci deve essere per forza ed è il 25 ottobre 2014 quando in una Real Madrid-Barcellona i tre giocano per la prima volta insieme con Neymar che va in gol su assist di Suarez. La partita terminerà 3-1 per i Blancos ma poco male perchè la Liga, e tutto il resto, andranno agli uomini di Luis Enrique.

300 è un numero cosi tondo e preponderante che si fa fatica ad accostarlo alle semplici reti gonfiate, 300 è un numero che in arabo significa salvezza e non esiste, per questi tre, parola più esatta perché nella partita di ieri sono stati loro la salvezza del Barcellona, ed anche in tante altre occasioni in cui nessun umano sarebbe riuscito a cambiare le sorti di un destino già scritto.

302 gol cosi ripartiti: 125 per Messi, 100 per Suarez e 77 per Neymar.

CALCIO, POESIA, SPETTACOLO E ARTE …

Il calcio è poesia, spettacolo e arte. Forse non tutti riescono a comprendere la bellezza intrinseca in questo sport ma quando si ha la fortuna di ammirare cotanta bellezza ecco che ogni domanda scompare come fosse ka nuvola immaginaria che si forma nei cartoni animati.

Loro entrano in campo, si cercano, si trovano cosi a meraviglia che i difensori avversari diventano comparse di un film che quasi sempre ha un finale scritto ed una scena che non può mancare mai: l’abbraccio.

Può essere scontato, dovuto e forse finto agli occhi dei critici ma basta guardare dietro le quinte di quel film e scoprire che l’attore si fonde con la persona ed il rapporto è identico.  Facile no? E invece non è poi cosi scontato visto che far andar d’accordo un Brasiliano, un Argentino e un Uruguaiano non è la cosa più semplice del mondo ma loro son riusciti ad essere inumani anche in questo visto che hanno costruito un rapporto che sfocia nell’amicizia ed entra nella fratellanza, della non-invidia e dell’aiutarsi in maniera reciproca come una vera squadra.

Si possono perdere ore a far paragoni, blaterare su chi sia il miglior tridente che il calcio abbia mai avuto ma, guardando quei tre rimane solo un cosa da fare: sedersi e ammirare qualcosa che ai tuoi figli dovrai per forza raccontare. Meravigliosi.