Nicola: “Del Genoa temo la qualità della squadra e il calore dello stadio”

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CROTONE – Domenica il Crotone affronterà in trasferta il Genoa. I pitagorici sono ultimi in classifica, ancora alla ricerca della chiave di interpretazione della massima categoria.

L’allenatore dei calabresi Davide Nicola è intervenuto oggi in conferenza stampa presso il Campo Sportivo di Steccato di Cutro. Parlando della delicatissima partita ormai alle porte e sottolineando più volte l’importanza che avrà il fattore campo. Detto da uno che conosce bene il calore del “Ferraris” avendo vestito la casacca del Grifone per ben 166 volte.

“Andremo a Genova con entusiasmo e con la voglia di raccogliere punti. Questa è la nostra mentalità. Troveremo una squadra che proviene da una fila di sconfitte. In casa sono temibili. Hanno uno stadio bellissimo e un pubblico caloroso. Mi aspetto una squadra tosta che ci aggredirà da tutte le parti. Noi dovremo cercare di non commettere ingenuità. Stiamo lavorando molto su questo aspetto negli ultimi tempi. Il Genoa ha un parco attaccanti che ha segnato più due 200 gol in Serie A. Non stiamo parlando di gente sconosciuta. E questo è un ulteriore stimolo per cercare di fare bene”.

Il Crotone

Mi dispiace che manchi Palladino. Ma questo non cambierà il nostro atteggiamento. Palladino ha fatto molto bene contro il Bologna, è un giocatore esperto. Ma al suo posto scenderà in campo un altro che saprà fare altrettanto bene. La squadra é cresciuta dal punto di vista della consapevolezza, anche in chi ha giocato meno. Il nostro modulo è più un 4-2-2-2 che lo scolastico 4-4-2, con la possibilità per le due ali di diventare centrocampisti tra le linee. Abbiamo provato un paio di situazioni tattiche che potremo modificare anche a gara in corso. Anche perché il Genoa non gioca con il classico 3-4-3. Gioca con due ali larghe, con quella di destra che spesso viene a giocare sulla seconda punta. Nello sviluppo del gioco si tramuta di fatto in un 4-3-2-1. La formazione che metterò in campo? Come sempre quella che ha i numeri migliori per mettere in difficoltà l’avversario”.