Kalinic si scusa e se ne va, Zarate resta

622

Fiorentina

Importanti aggiornamenti sull’attacco viola

Fino a qualche giorno addietro la situazione era diametralmente opposta. Kalinic pareva il punto fermo della Fiorentina del futuro e Zarate in partenza. Poi il “ciclone” cinese ha sconvolto tutto.

L’offerta milionaria da parte del Tianjin avrebbe messo da parte ogni considerazione da parte di società e calciatore. E ciò sebbene nelle ultime ore la società cinese abbia dovuto ridimensionare l’offerta fatta alla società.

La situazione sul “caso” Kalinic

Ma andiamo con ordine. Kalinic ha in contratto una clausola risolutoria di 50 milioni. L’offerta originale è stata di 45, quindi vicinissima. Poi il governo cinese ha emesso un decreto col quale regolamenta le offerte verso l’estero e di fatto le limita. È partita quindi una nuova proposta che oscilla tra i 35 e i 38 milioni. Ma parallelamente è rimasta immutata l’offerta al giocatore, che tratta di 12 milioni all’anno.

Diviene così determinante la volontà di Kalinic. A questo proposito si inserisce la notizia che potrebbe essere risolutiva. Ieri, come riporta il Corriere Fiorentino, il giocatore avrebbe incontrato Paulo Sousa. Kalinic si sarebbe “scusato” col tecnico, e avrebbe comunicato la sua intenzione di accettare l’offerta.

Maurito Zarate

E proprio in queste ore c’è stato un altro evento che fa pensare nella direzione dell’addio del croato. L’agente di Mauro Zarate, il fratello Rolando, ha ammesso che il Boca Juniors è interessato all’attaccante. Nello stesso tempo però, sempre nel corso della dichiarazione resa a BosteroAdn, ha dichiarato che la Fiorentina non lo cederà.

Si va quindi speditamente verso una trasformazione sostanziale dell’attacco della Viola. Nel finale del torneo Paulo Sousa dovrà reinventarsi un reparto offensivo privato del suo uomo più rappresentativo.

Altri attacchi esterni

Inoltre la Fiorentina non è neppure al riparo di altri eventuali attacchi rivolti a Bernardeschi. Il giovane talento è appetito da molte squadre italiane ed estere, e la sua permanenza a Firenze non è affatto certa.

Insomma: un mercato al cardiopalma per la Fiorentina, ed un ulteriore conferma di quanto l’intervento cinese sia destabilizzante nel calcio europeo.