Inter, il punto: l’importanta dell’esperienza

222

logo-interIl mercato dell’Inter è in fermento da gennaio. Mancini sta cercando con la società di ricostruire un futuro roseo e duraturo. Non è facile in mezzo a FFP, crisi economica e scarso appeal della serie A ma adesso non ci sono più alternative. Mancini non lo ha mai detto chiaramente ma lo ha fatto capire, non si può pensare di ricostruire e sperare di vincere subito senza investire rispettando al millesimo i dettami del FFP. Pare però che anche Platini se ne sia accorto tanto da aver annunciato il cambiamento delle regole dello stesso Financial Fair Play che saranno più “morbide” per permettere a chi, come l’Inter, prova ad agire sul mercato al fine di creare un circolo virtuoso che altrimenti sarebbe praticamente impossibile rispettando pedissequamente i “paletti” UEFA attuali. E allora ecco che Thohir si tufferà a capofitto sulla stella di Touré.

Dopo anni di insuccessi e presunti campioni trovo quantomeno strano che qualcuno possa storcere il naso di fronte a questo eventuale grandissimo acquisto solo per la sua carta d’identità. È proprio vero che spesso l’esperienza non conta nulla. Vi ricordate infatti del recentissimo caso Pirlo? Dato per finito perché trentaduenne (stessa età attuale di Touré) e invece cardine della ricostruzione della Juventus ora finalista di Champions. Abbiamo preso M’Vila e abbiamo il coraggio di preoccuparci per l’arrivo di un trentaduenne tra i migliori centrocampisti del mondo. Dai, non scherziamo e se arriva accendiamo un cero… Si parla molto anche dell’arrivo di Thiago Motta. Qui l’età guadagna un anno in più ma la qualità rimane di ottimo livello. Touré e Thiago Motta sarebbero i giocatori ideali per provare a raggiungere fin da subito quel traguardo che ormai manca da troppo tempo, la qualificazione in Champions che permetterebbe di avviare quel circolo virtuoso di cui parlavo sopra. Non si può prescindere da campioni veri per alzare il livello medio della nostra squadra e quindi raggiungere traguardi attualmente irraggiungibili.

Abbiamo ormai capito che con i soli giovani di belle speranze purtroppo non si va troppo avanti. I giovani però non vanno accantonati, anzi vanno valorizzati proprio grazie alle chiocce, ai navigati ed esperti lupi di mare. Penso per esempio che Brozovic, giocando accanto a Touré e Motta, possa alzare e di molto il suo livello di gioco, così come Medel, che giovane non è ma potrebbe pensare solo al suo ruolo di ruba palloni evitando di sconfinare in altre zone del campo e in competenze altrui già ben coperte. Ovvio che i soli due innesti sopra citati non basterebbero, ovvio che debbano arrivare anche giocatori più giovani, ma già ben costruiti stile Jovetic, possibilmente anche in altri reparti (difesa, sottolineerei). Ma per questo occorre avere fiducia in Mancini e Ausilio e personalmente ne ho molta.

[Filippo Tramontana – Fonte: www.fcinternews.it]