Napoli-Pescara, parla Oddo: “Sembravamo la Longobarda”

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Il tecnico biancazzurro ha parlato nell’immediato dopo-partita del match con il Napoli, vinto 3-1 dai Partenopei.

Napoli-Pescara, parla Oddo: "Sembriamo la Longobarda"

NAPOLI – E’ un Oddo cinematografico quello che si presenta alla stampa nell’immediato dopo partita di Napoli-Pescara, match terminato 3-1 per i Partenopei grazie alle reti di Tonelli, Hamsik e Mertens con il gol della bandiera di Caprari per i biancazzurri. “Sembriamo la Longobarda” dice Oddo riguardo la situazione della squadra mentre per quanto riguarda la sua personale partite aggiunge “L’espulsione non l’ho capita”. Di seguito la conferenza.

“E’ dura, lo sappiamo ma possiamo salvarci. Dobbiamo vincere qualche scontro diretto, ci crediamo fortemente altrimenti non sarei qui e non avremmo fatto gli acquisti. Ci crediamo fortemente, c’è un intero girone di ritorno da fare”.

“L’espulsione? Non l’ho capita. Non ho infamato o esultato nessuno. Non mi sono nemmeno lamentato del rigore, che c’era, ci vorrebbe un po’ di equilibrio nei rapporti. Credo che ci sia poco equilibrio tra piccole e grandi squadre. Sono stato allontanato senza che l’arbitro mi venisse a dire qualcosa. Mi ha cacciato per una mia osservazione, avevo chiesto perché non fischiasse un fallo a nostro favore. Vedo che quando qualcuno delle grandi squadre protesta, si risolve il tutto con una pacca. Gli arbitri possono sbagliare e questo fa parte del calcio. Ci serve un po’ più di equilibrio”.

Sul match: “Potevamo affrontare il Napoli in due modi, o mettendo un pullman davanti alla porta o provando a prenderli alti. Come abbiamo fatto noi. Il gol da palla inattiva? Non sono saltate le marcature, ci sono stati blocchi. Oggi eravamo in emergenza, sembrava quasi un film di Lino Banfi. Siamo arrivati qua con tre difensori, uno si è ammalato nella notte. Abbiamo richiamato Zuparic che si stava allenando, ha preso la macchina e ha pranzato all’ autogrill con una piadina. Arrivato qua ha giocato anche una grande partita al San Paolo. Questa deve essere la mentalità e dobbiamo rispondere sul campo”.