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2008-11-08

Storia del Campionato di Calcio: 2005-2006


E’ stato un torneo stradominato dalla Juventus che riuscì a rendere vana la fantascientifica rimonta dei rossoneri capaci di portarsi nelle ultime giornate da –14 a –11. Capocannoniere il fiorentino Toni con ben 31 gol. Ecco l’articolo che scrissi dopo la revoca del 29° scudetto bianconero poi dato all’Inter.
UN CICLO CHE FINISCE… LA STORIA CHE IMPAZZISCE - Dopo lo scudetto a tavolino (in ogni modo ancora da convalidare) l’Inter vince la 2^ Supercoppa di Lega consecutiva al termine di una rimonta strabiliante. Così il biscione, dopo quasi 20 anni, muta, seppur a modo suo, da barzelletta di costume a squadra vincente!
Intanto fa polemica a sé la maniera con la quale si è risolto lo scandalo Calciopoli. Per il 2° anno consecutivo la Supercoppa di Lega approda nelle grinfie nerazzurre. Dopo quella assai onorevole accaparrata l’anno scorso a scapito della Juve di Capello, adesso a fare “beneficenza”, a legittimare lo scudetto (sul quale torneremo…) appena conseguito a tavolino dopo lo scandalo Calciopoli (riandremo anche qui…), è stata la Roma di Totti (anzi…della sua ombra). Dopo il primo tempo, conclusosi 3-0 con reti di Mancini ed Aquilani (doppietta per quest’ultimo) la compagine giallorosa, a dir di un po’ tutti quelli dotati di esperienza e…buon senso, cominciavano di già a tracciare i bilanci di un team allo sbando, ancora rigorosamente in fase di rodaggio.
A quel punto si sarebbe potuto solamente badare a non “smarrire” l’onore, poiché un simile punteggio avrebbe abbattuto anche un toro robusto, uno di quelle bestie temibili da ogni rispettabile torero. Solo il Liverpool, un paio di primavere fa, era riuscito nell’impresa di rimontare 3 reti al Milan, andando a vincere la più incredibile Coppa dei Campioni di sempre. Ma, della serie "Incredibile ma Inter", o "La rimonta epica che non t’aspetti", i nerazzurri riescono a realizzare il remoto sogno di tanti tifosi, assai vogliosi di dimostrare sul campo, scandali a parte, di meritare la leadership della “A”.
Inizia Vieira, appena arrivato sull’altro gradino della scala del calcio dopo la funesta esperienza con la Juve. Prosegue il figliol prodigo Crespo (eh già l’impresa comincia a…vedersi), completa l’opera ancora Vieira, in serata di grazia, congiuntamente a Luis Figo, che ai tempi supplementari, con una punizione delle sue, manda in confusione la barriera giallorosa. La rimonta più incredibile della storia della Supercoppa può ritenersi già nella “modesta” leggenda. Intanto, rimanendo in tema di trofei italiani, in Tim Cup la Juventus, avente sempre più in Del Piero il proprio protagonista (dopo la retr. In “B” decisa dalla CAF), riesce nell’impresa negativa di farsi eliminare (dal Napoli, anch’esso fra i cadetti) già ad agosto, al 3° turno, in un incontro rocambolesco, bellissimo e sfortunato per i bianconeri. Era l’unica porta disponibile per recarsi, il prossimo anno, in Coppa Uefa, ed invece occorrerà parecchio tempo d’attesa prima di ritrovare la Vecchia Signora calcare il rettangolo di gioco in Europa, specie in Champions, quella Champions che, senza Calciopoli, avrebbe dovuto disputare per il 7° anno di seguito, dopo l’ennesimo scudetto (strameritato sul campo, telefonate di Moggi a parte) conseguito da Pinturicchio (per lui sarebbe stato il 7°!) & company.
Questa "vergogna" andata a colpire il calcio nostrano, è stata una vera mazzata, non tanto al Sistema, visto che alla fine sono stati tutti più o meno prosciolti, ma alla sola squadra della Juventus, l’unica a pagare per un qualcosa che forse altro non è stata che una montatura mediatica per “disinnoiare” il pubblico o pubblicizzare certe alte cariche sportive e non... Al momento, dopo questa piccola grande farsa, la zebra, per regolamento, non potrà, salvo incappare in fortissime, aggiuntive penalizzazioni, far leva sulla giustizia ordinaria, rassegnandosi, a quanto pare, fra lo sconforto totale dei tifosie dei calciatori juventini, a vedersi per un anno o più in “B” -evento epocale per un team mai retrocesso-, più l’atroce, e dico…ATROCE, beffa di non vedere riconosciuti nemmeno gli ultimi 2 scudetti, come se per 20 mesi la squadra di Corso Galileo Ferraris avesse giocato, patito, gioito, per nulla.
Una drastica risoluzione, quella della CAF che, oltre ad apparire iniqua e faziosa, va a penalizzare tantissimo i giocatori che nulla hanno a che vedere con Calciopoli. Eh poi, se veramente Moggi e combriccola avessero tentato di truccare il torneo, perché mai prendersela con la squadra visto che al tirar delle somme la Vecchia Signora anziché beneficiare di alcuni favori è stata semmai danneggiata?
Forse il vero scandalo in questa vicenda è la condanna in B della (sola) Juve con relativa consegna dell’ultimo tricolore all’Inter, la quale, grazie alle disgrazie altrui si può fregiare del 14° tricolore della propria storia, dopo 17 anni d’attesa e tribolazione con conseguenti sfottò spesso e volentieri riservategli dalle tifoserie opposte…Adesso, però, vista l’atipicità del trionfo, bisognerà vedere se l’Inter finirà (e sarebbe ora..) d’esser presa di mira, smettendola d’essere lo zimbello nazionale, l’emblema dell’incapacità, della sfortuna, e chi più ne ha più ne metta, o se, addirittura, non sarà ulteriormente messa alla berlina per aver vinto unicamente in virtù del più mastodontico sisma della storia dello sport. Frattanto una cosa è certa: se da una parte lo scudetto in questione può prestarsi ad un’austera critica (guarda caso in nessuna parte d’Italia si son registrati caroselli di auto per festeggiarlo, come a voler significare che non si può esultare per una conquista così anomala e per certi versi amara) dall’altra può ergersi a riconoscimento verso un Presidente, Moratti, che da anni cercava di regalare alla beneamata il famigerato 1° scudetto del III millennio, sfuggitogli nel 2001-’02 per un soffio, in quel 5 maggio ormai entrato nel albo nero della storia del “serpente”.
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