Roma, Garcia: “Siamo stati poco pazienti per trovare l’apertura ma mi è piaciuta la reazione”

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logo-romaROMA – “Perché quel primo tempo? Nei primi 45 minuti non ci sono stati tiri, né della Roma, né della Juventus. Loro chiudono la partita con un tiro nello specchio, il gol. Noi pochi, ma sapevamo che sarebbe stata una partita chiusa. Abbiamo visto subito con il loro modulo di gioco e la miglior difesa d’Italia che era difficile trovare soluzioni. Ci è mancata pazienza, abbiamo girato la palla ma siamo stati poco pazienti per trovare l’apertura. Quando giriamo la palla dobbiamo farlo più velocemente. Non è stato un brutto primo tempo, ovviamente non parlo dello spettacolo, è stata una gara di pallamano, con una squadra che fa girare palla e una che va in contropiede. Mi è piaciuta la reazione, per giocare in 10 sotto di un gol bisogna avere coraggio, personalità e carattere. Dobbiamo ricordarci nel futuro prossimo questi venti minuti, se giochiamo così ne vinceremo abbastanza. Perché gli stessi di Rotterdam? Perché la squadra ha cambiato tanto in queste settimane, per molti di loro oggi la formazione iniziale era solo la seconda partita, non erano senza freschezza. In nove giocatori non ci sono solo i tre che corrono tanto, i sei che sono rimasti sono stati bravi sul piano fisico a spingere per tornare sul tabellone. Dopo la gara di Rotterdam e la bella vittoria ottenuta, mi sembrava normale rimettere in campo l’undici iniziale.

Perché non c’è più sfrontatezza? La sfrontatezza ce l’abbiamo avuta negli ultimi venti minuti, altrimenti non sarebbe stato possibile pareggiare. C’è stato un loro atteggiamento di cui ho molto rispetto, hanno deciso così e abbiamo fatto in modo di trovare soluzioni. Dico che quando ci sono queste gare, sono spesso i calci piazzati a deciderle. Abbiamo visto due gol su calci piazzati. Perché Nainggolan in panchina sia a Rotterdam che oggi? È un grande giocatore, in queste gare avevo bisogno del mio centrocampo con De Rossi, Keita e Pjanic, a Rotterdam ha funzionato, ha funzionato anche oggi, Nainggolan resta molto importante sia se inizia sia se non inizia. Cosa è successo tra De Sanctis e Manolas? Non l’ho visto, sembra che abbiano litigato; questo mostra che siamo una squadra viva, siamo bravi ragazzi, meglio che avere una squadra di morti. Campionato chiuso? Rimangono 13 partite, ci sono tanti punti per far cambiare la classifica. Non posso dire altro che quella che diciamo da alcune settimane: l’obiettivo è difendere il secondo posto e questa settimana abbiamo guadagnato un punto sul terzo. Forse sarà l’unico modo per attaccare il primo. Se la squadra si è sbloccata? Posso solo sperarlo: ho tutta la fiducia. Sono d’accordo, il cuore c’era, i ragazzi hanno mostrato di essere bravi a tenere la gara sul piano fisico senza soffrire, adesso mi sento di dire che sia la strada giusta, lo dirò anche ai miei giocatori. Ho parlato con loro e lo farò in settimana dicendo di continuare su questa strada, ci sono tante belle cose da fare”.

[Marco Rossi Mercanti – Fonte: www.vocegiallorossa.it]