Sampdoria, forse il problema è la prevedibilità

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L’altalena di risultati è figlia di una serie di circostanze

È inutile girarci intorno o nascondersi dietro a un dito. Una squadra che non vince da 7 partite, qualche problema lo accusa. E se a ciò aggiungiamo che la Sampdoria non ha ancora portato al gol un suo giocatore nel 2017 (l’unica volta in cui si è gonfiata la rete è stato per l’autogol di Hysaj), la certezza cresce ancora.

Non voglio dire che sia tutta colpa di Giampaolo. Le circostanze che hanno determinato questa situazione sono dovute alla lunga assenza per infortunio dei legittimi titolari. C’è però da considerare anche un altro fattore: il gioco di Giampaolo, col suo rombo chiuso, pur essendo esteticamente molto bello, concede spazi proprio sulle due fasce. Ed è proprio da lì che partono tutte le offensive avversarie.

La partenza sprint

Se ci pensiamo bene, la Sampdoria ha vinto le due partite d’esordio perché ha sorpreso tutti con una tattica imprevista. Accorciando il campo con una difesa alta e Muriel e Quagliarella bene assortiti (il secondo spalle alla porta e il primo inesorabile con la sua indubbia classe), i genovesi hanno potuto far partire verticalizzazioni micidiali.

Dalla rimonta della Roma al derby

Poi ha prevalso il fatto che i giocatori blucerchiati non erano comunque ancora ben compenetrati nei sincronismi che il tecnico pretende. E qui abbiamo avuto il periodo di crisi terminato con la vittoria nel derby. Di questo periodo ricordiamo i numerosi svarioni difensivi.

Dal derby fino alla vittoria contro il Toro

È seguita poi la fase che ha visto i blucerchiati in crescita. Ed è stato quando i giocatori hanno assimilato gli schemi e hanno ripreso a stupire.

Dal Torino a oggi

Ma quando queste tattiche si sono ripetute perché di alternative non se ne sono viste, ecco che è stato facile per gli avversari prendere le misure.
Giampaolo, nel corso della conferenza stampa di sabato, aveva annunciato che Regini avrebbe dovuto tornare al centro. Questa affermazione è stata la conferma che anche per il tecnico le fasce hanno bisogno di miglioramenti. Ma l’ingresso di Pavlovic dopo mesi di inattività, non può certo renderci un giocatore già integrato in un gioco che necessita di un’armonia perfetta di movimenti nel reparto difensivo.

Il risultato quindi … non può essere che quello che è.