Lazio verso il derby: a caccia della ciliegina sulla torta

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La stagione di Inzaghi, partita tra mille dubbi, fin qui è da incorniciare. Vincere il derby e tirare un brutto scherzo ai cugini sarebbe il finale perfetto

Lazio verso il derby: a caccia della ciliegina sulla tortaROMA – Non ci credevano in molti ad inizio campionato nella Lazio di Simone Inzaghi. E invece guarda cosa ti combina il vecchio attaccante biancoceleste preso come rincalzo. Prima rigenera un Ciro Immobile che dopo i fasti di Torino sembrava un po’ perso. Poi addirittura si gioca il terzo posto col Napoli di Sarri. Infine butta fuori dalla Coppa Italia i cugini della Roma che sulla carta erano favoriti.

E adesso? Adesso Inzaghi prepara il colpo finale della stagione, con l’Europa League pressoché assicurata e dopo un’ iniezione di fiducia come la goleada al Palermo è tempo di Derby. Chi arriva con tutto da perdere al derby è la Roma e Inzaghi lo sa. Una sconfitta significherebbe un probabile avvicinamento del Napoli e un finale di stagione per cuori forti.

Come col Palermo per imbambolare la Roma

Inzaghi probabilmente opterà per una formazione simile, se non uguale, a quella impiegata col Palermo. Una Lazio super aggressiva quindi intenzionata a strappare ai cugini il quarto derby dell’anno. Dovrebbe restare ancora in campo anche Keita. Destinato all’addio a fine stagione l’ex Barcellona, da tempo in rotta con la società, non sembra risentire delle voci su di lui. A dimostrarlo l’ottima partita col Palermo condita da una tripletta. Chissà che Keita non voglia lasciare i tifosi della Lazio con un regalo d’addio.

Come ad esempio un gol vittoria nel derby. Vincere domenica darebbe alla Lazio la supremazia cittadina. In più potrebbe significare vedere scivolare la squadra di Spalletti al terzo posto nel giro di qualche giornata. A quel punto un eventuale terzo posto della Roma a fronte di  una vittoria in Coppa Italia della Lazio significherebbe per Spalletti, i giocatori e la società Roma una stagione completamente fallimentare. Cosa che sarebbe non poco gradita alla controparte residente sull’altra sponda del Tevere.