Luca Toni: «Non possiamo tirare sempre in ballo la sfortuna o gli arbitraggi»

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Luca Toni non riesce a darsi pace. Questo Genoa fa fatica a segnare e, soprattutto in casa, a muovere la classifica. Sembrano lontani i tempi in cui si creavano occasioni su occasioni nell’arco di partite in cui la foga agonistica e la velocità erano il pane quotidiano.

Ma ora il Genoa deve confrontarsi con un’altra realtà, a tratti dura, come ha fatto intravedere la partita contro il Napoli.

«I nostri avversari sono stati bravi a sfruttare il primo calcio di punizione – ammette Toni – mentre noi fino all’intervallo non abbiamo fatto bene. Nel corso della ripresa, invece, ci siamo resi più pericolosi ma se non segni non pareggi. Soprattutto in casa facciamo un po’ fatica, perdiamo troppe volte e non deve succedere più, mentre in trasferta alcune partite ci sono andate molto bene. A Lecce la squadra ha segnato tre gol ma non aveva creato tantissimo».

Il numero nove rossoblù analizza, poi, il momento che sta vivendo: solo tre gol in stagione, una situazione anomala per chi è abituato a segnare con grande regolarità.

«Vivo bene in area – sottolinea – non sono un giocatore che salta tre uomini e calcia sotto l’incrocio. Abbiamo cambiato modulo, bisogna collaudarci un po’ meglio. Per il primo anno faccio fatica a trovare la via del gol e ciò mi dispiace, così come dispiace il fatto che, rispetto all’anno scorso, la squadra crei molte meno occasioni. Quel che conta, adesso, è che si torni a far punti e a correre. Il gol numero 100? Avrei voluto realizzarlo contro il Napoli, adesso spero che arrivi nel derby».

La sconfitta contro i partenopei ha lasciato molti dubbi sul fronte arbitrale. Almeno tre episodi contestati dai rossoblù, un paio dei quali proprio riguardanti Luca Toni.

«Se casco io non è fallo, se cascano gli avversari sì – osserva – A fine primo tempo mi sono un po’ arrabbiato perché dopo un netto fallo commesso su di me da Campagnaro e non ravvisato, mi è stato addirittura fischiato un fallo contro in area. Se ci avesse accordato il rigore sarebbe cambiata la partita ma dobbiamo comunque attrezzarci per segnare in un altro modo. Non possiamo, però, tirare sempre in ballo la sfortuna o gli arbitraggi: è necessario migliorare».

[Claudio Baffico – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]