Mauricio Isla: “La squadra gira, la competizione interna fa bene al gruppo e rende l’Udinese più forte”

524

Mancherà. Mancherà eccome. Il ragazzo di Santiago del Cile non sarà a disposizione di mister Guidolin contro Genoa e Inter. Dovrà infatti scontare le due giornate di squalifica affibiategli dal giudice sportivo per l’espulsione rimediata nell’ultima partita di campionato dell’anno scorso nell’incontro dell’Olimpico contro la Lazio. Sono costate care le proteste del 37’ minuto di gara verso l’arbitro Guida di Torre Annunziata ed il conto da saldare è ancor più salato se si considera il calibro degli avversari che i bianconeri troveranno sulla loro strada.

“E’ stato un momento in cui non ho pensato, ho staccato la spina e ho agito istintivamente. Mi è dispiaciuto lasciare i miei compagni in inferiorità numerica e mi rammarico per l’immagine che ho dato di me stesso. Non sono un giocatore violento e non mi riconosco in quanto è successo quella sera a Roma. Purtroppo ora perdo due partite importanti: l’esordio contro il Genoa e la sfida ai Campioni d’Europa. Lavoro per essere pronto e a disposizione del mister per la gara con la Juventus”.

Nonostante il nubifragio di Salò i bianconeri hanno ricevuto conferme importanti dal campo. Il reparto difensivo contro Eintracht Francoforte e Brescia non è mai andato in affanno. “Tutta la squadra gira bene, dall’attacco alla difesa. Il centrocampo funziona, gli innesti di Pinzi e Candreva hanno dato qualità e quantità alla nostra mediana. Sono due giocatori molto importanti perché sanno fare sia la fase offensiva che quella difensiva. Attacchiamo con giudizio, senza lasciare il fianco scoperto agli avversari”.

La sospensione per impraticabilità del campo decretata dall’arbitro De Marco è parsa inevitabile: “Ci si poteva fare veramente male e sarebbe stato un rischio inutile. C’erano zone del campo in cui era diventato impossibile giocare. Peccato, credo che il pubblico si sia comunque divertito e, senza pioggia, si sarebbe sicuramente vista una gara ancor più bella”.

Dopo l’amichevole infrasettimanale contro il Tamai, in programma mercoledì alle 17 sui campi del Centro Sportivo Dino Bruseschi, i bianconeri sono attesi da un altro impegno dal profumo di Serie A sabato sera a Mogliano Veneto. L’avversario sarà il Chievo Verona di Stefano Pioli. “Queste partite ci aiutano molto perché, affrontando squadre del nostro livello, ci rendiamo conto della reale condizione di forma in cui ci troviamo. Penso che contro i veneti si vedrà un bel match”.

Nonostante abbia appena ventidue anni il centrocampista cileno, con tre campionati di serie A e un mondiale alle spalle, è già considerato un uomo di esperienza. “Mi fa piacere avere questo genere di responsabilità nonostante sia così giovane. Ritengo che i giocatori di esperienza del nostro team siano altri: Zapata, Di Natale, Pinzi…io devo ancora imparare molto. Certo, la mia carriera si è evoluta velocemente, se ripenso al ragazzino che ero quando sono arrivato a Udine e se mi rivedo con la maglia del Cile ai Mondiali quasi non ci credo. L’Udinese mi ha fatto crescere ed è qui che voglio fare strada”.

Un giocatore polivalente, capace di tenere praticamente qualsiasi posizione sul rettangolo verde: “Negli ultimi anni ho giocato in molte posizioni diverse, se dovessi scegliere il ruolo più adatto alle mie caratteristiche credo che sarei un po’ in difficoltà (ride). Nell’Udinese preferisco giocare a centrocampo, l’ho fatto per molto tempo e conosco le doti dei miei compagni di reparto. E’ un piacere trovarsi al fianco di calciatori come Asamoah e Inler. In Nazionale invece mi trovo più a mio agio nel ruolo il terzino destro”.

Un centrocampo, quello friulano, in cui bisogna sgomitare per potersi ritagliare un posto nell’undici titolare: “E’ aumentata la concorrenza e così è più stimolante. Tutti lavoriamo duramente e ci impegniamo al massimo per mettere il mister in difficoltà sulle scelte. Mi auguro che non vada via nessuno perché questa competizione interna fa bene alla squadra e rende l’Udinese più forte”.

Gli obiettivi sono chiari, ma i sogni non sono così irrealizzabili: “Per noi è importante raggiungere la salvezza il prima possibile, poi penseremo al resto. L’esperienza in Coppa Uefa è stata fantastica e mi piacerebbe riviverla. Quest’anno dev’essere diverso dal precedente, vogliamo stupire”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]