Roma, parla Di Francesco: “Voglio 23 giocatori di livello”

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intervista

Le parole dell’allenatore della Roma, in conferenza stampa, dopo la sconfitta contro il Real Madrid in quel di New Jersey.

NEW JERSEY – Nella notte appena trascorsa la Roma ha chiuso la sua tournée americana perdendo 2-1 contro il Real Madrid. Una vittoria e due sconfitte, nelle tre sfide giocate per la compagine di Di Francesco che a fine partita commenta così: “Sono partite che ti fanno capire dove devi lavorare. Due tiri in porta mi sembra riduttivo per quello che abbiamo creato, in alcune occasioni non abbiamo calciato o siamo stati rimpallati alla fine. Potevamo sfruttare meglio le palle recuperate. L’anno scorso facevamo 2 mila tiri e non facevamo gol, mi sembra riduttivo parlare di numeri. Sicuramente alcune cose le dobbiamo migliorare, abbiamo giocato con squadre di livello altissimo, si può sbagliare. Non mi è piaciuta la fase difensiva iniziale, hanno lavorato in maniera disordinata e avrei preferito non succedesse, specialmente sul primo gol che ha poi determinato la dinamica della gara”.

Sul livello atletico della squadra risponde così: “Fortunatamente ancora non bene. Quando si fa un percorso di lavoro ci sono squadre che hanno lavorato meno e inizialmente è un vantaggio. Il concetto è sempre che si è lavorato per arrivare al campionato in una buona condizione. Questo è un momento in cui la squadra ha messo tanto lavoro dentro, pensate che Coric che è entrato gli ultimi 20 minuti mi ha detto che sentiva le gambe pesanti. Vuol dire che abbiamo spinto abbastanza, come è giusto che sia. Abbiamo fatto tanti trasferimenti, una tournée lunga, ma io sono dell’idea che queste partite lasciano il tempo che trovano. Le mie scelte non sono fatte in base all’undici migliore, ma cerco di portare tutti in condizione. Ovviamente su tante cose si può fare meglio, ma non scordiamo con chi abbiamo giocato, questo fa la differenza”.

Altro finale in crescendo la compagine capitolina: “Penso che siamo partiti bene in ogni partita, anche oggi perché abbiamo fatto un errore grossolano sul primo gol legato alla linea difensiva che ha permesso il vantaggio del Real Madrid e li ha portati a giocare quasi di rimessa paradossalmente, mentre noi attaccavamo. Abbiamo avuto tante situazioni fatte bene, anche nel primo tempo di recupero palla nella metà campo avversaria, forse 7-8 importanti dove siamo stati poco qualitativi. Nella preparazione quando metti lavoro dentro inizialmente non sarai mai brillante, ma alla lunga nella partita la condizione migliora con i giocatori che iniziano ad avere più gamba perché hanno più condizione a tempo lungo che sul breve. Ora dobbiamo ripulirli nel lavoro per portarli ad avere maggiore brillantezza per la prima di campionato”.

Su Karsdorp aggiunge: “Nel ritiro ha alternato un po’ e non ha fatto tutto e obiettivamente non ha 90 minuti nelle gambe, la dimostrazione è la mezz’ora giocata oggi. Non ha avuto grande continuità negli allenamenti. Mi è piaciuto come è entrato, con ottima personalità e ottima spinta. Va ancora un po’ in giro per il campo, ma è il desiderio di voler fare più del dovuto che ti porta ad andare oltre. Mi è piaciuto come determinazione, quella che in alcuni momenti della gara non mi è piaciuta. Nel primo tempo dovevamo essere più determinati in alcune aggressioni”.

Infine una battuta su Schick: Ho voluto rivederlo in quella zona dove aveva giocato in passato e non avendo in questo momento a disposizione dei mancini ho voluto mettere lui per vedere come si muoveva ancora. Può succedere sia dall’inizio che a partita in corso, ha caratteristiche differenti dai soliti esterni, era un’idea che avevo già prima della partita. Poi volevo far giocare di più Dzeko, avevo Ünder fuori e ho scelto così”.