La sfida Napoli-Catania Napoli: Il ko in amichevole con la Cavese è stato solo uno scivolone vacanziero, attribuibile ad un clima di relax eccessivo dovuto anche ad i ritorni in patria per i tanti stranieri e, perchè no, a qualche panettone di troppo. Così come Pià, Montervino e Iezzo, il tecnico Edy Reja è anche lui una vecchia conoscenza del calcio etneo, rintracciabile in un passato non troppo remoto, in cui i rossoazzurri militavano nella cadetteria. Pertanto l'allenatore di Gorizia, ha rimesso prontamente a lavoro i sudamericani rientrati da oltreoceano per capitalizzare al meglio la sfida interna ad i rossoazzurri, definibile come un “derby del sud” o meglio “sudamericano”, essendo il Napoli il club che vanta più giocatori dell'America Latina. I tre punti sono l'unica prerogativa in casa biancoazzurra, dove l'obiettivo stagionale dichiarato è il quarto posto con la conseguente qualificazione per i preliminari Champions League, competizione alla quale i napoletani non partecipano dell'era Maradona. Per scavalcare la Fiorentina, attuale quarta classificata, la vittoria con il Catania sarà di fondamentale importanza, nella speranza che i viola ci mettano del proprio con una debacle casalinga con il Lecce. Tuttavia al giro di boa di metà stagione mancano ancora due turni, ed i due punti di svantaggio accumulati potranno essere colmati anche mediante la sfida a Verona dell'ultimo turno di andata.
Catania: Le vacanze in casa rossoazzurra sono iniziate nella migliore maniera possibile, grazie ad una prestazione esaltante nell'ultimo turno interno con la Roma, tra l'altro una delle rivali più acerrime degli ultimi anni. Il gusto della vittoria è stato talmente particolare ed estasiante, che ha galvanizzato squadra e tifoseria, facendone parlare per tutta la durata delle festività natalizie. Adesso il campionato ricomincia e si riparte da una trasferta insidiosissima, quella del San Paolo di Napoli, autentico fortino per i partenopei, che tra le altre cose rimane ancora inviolato dal Marzo08. Sotto il Vesuvio sono arrivate sette vittorie ed un pareggio, unico stop stagionale, maturato nell'incontro del 23 Novembre scorso con il Cagliari, in cui si potevano anche verificare dei risvolti peggiori in termini di risultato finale. Risulta ormai ridondante asserire come, il Catania versione trasferta, sia una squadra ben più debole ed annientabile che non solo spesso e volentieri ha dimostrato un atteggiamento rinunciatario, ma ha persino evidenziato considerevoli difficoltà in zona-gol. Difatti l'ultima marcatura risale a Siena-Catania, partita terminata in pareggio, con rete decisiva su rigore trasformato da Mascara negli ultimi scampoli della ripresa. Luogo comune è dire che moltissimi tifosi “firmerebbero anche per un pareggio” ma come ribadito in altre occasioni dagli stessi giocatori e dal mister Zenga, si scende in campo sempre per vincere e dare il meglio di sé; la partita con la Roma ne è una limpida testimonianza.
Probabili formazioni: Napoli: A differenza degli etnei, i napoletani vantano un modulo di gioco ben definito e collaudato ormai dagli anni della serie B e per certi versi anche della serie C1, merito del mister Reja che è mente e trascinatore di questa squadra e dell'ambiente intero, nonostante anche alcune querelle con il presidente De Laurentis. Gli indisponibili sono solamente lo squalificato Santacroce, messosi in luce finora in uno splendido inizio di campionato, e gli infortunati Navarro e Zalayeta. Nel 3-5-2 che si andrà a comporre in campo ci sarà il solito Iezzo tra i pali con il trio di difesa formato da Cannavaro, Contini e Rinaudo, con quest'ultimo che preleverà appunto il giovana Santacroce. Centrocampo titolare al completo per Reja, con Maggio e Vitale sugli esterni (se Mannini non dovesse recuperare), a svolgere un ruolo fondamentale di appoggio e sostegno sia all'azione offensiva che a quella difensiva. Blasi sarà il vertice arretrato di centrocampo, con Gargano a dargli manforte specialmente in fase di non possesso. Punta di diamante del centrocampo napoletano è lo slovacco Marek Hamsik, la cui classe lo rende il prototipo del centrocampista moderno. Si potrebbe parafrasare che il giovane slovacco “costituisca l'amalgama tra i numeri 8 ed i numeri 10 del calcio d'altri tempi”, raccontatoci dai nostri nonni e reso celebre, per quanto concerne quei due ruoli, dai personaggi mitici di Mazzola e Rivera. In altri termini, la difficoltà di marcare lo slovacco è proprio l'ambiguità della sua posizione in campo e del modo di muoversi e partecipare alla manovra. E' infatti di consueto presente nella linea mediana a cinque, tendendo sempre a cercare degli spunti sulla trequarti ed inserirsi anche in zona-gol, rendendosi pericolosissimo. Nella rosa partenopea, il talento dello slovacco è paragonabile solo a quello del “Pocho” Lavezzi, fuoriclasse argentino già da qualche tempo nel giro della nazionale di Maradona. Proprio “El pocho” assieme al centravanti Denis, andrà a comporre un tandem d'attacco tanto ostico quanto talentuoso.
Catania: Al 3-5-2 di Reja, Zenga potrebbe rispondere con lo stesso modulo, avendo riscosso ottimi frutti nella sfida con la Roma. Tuttavia come ci ha bene insegnato il tecnico milanese, è sempre difficile scovare sistema di gioco e formazione anche a distanza di poche ora dal match, perchè il Catania costruito dall'”Uomo Ragno”, com'è risaputo,è una vera e propria squadra camaleontica. In porta ci sarà come di consueto, l'argentino Bizzarri che vorrà farsi valere e mettersi in mostra nella sfida a distanza con il tandem napoletano di stessa nazionalità. In difesa si dovrà fare a meno dello squalificato Stovini, rilevato da Silvestri che andrà a fare reparto insieme a Terlizzi e Silvestre, una delle straordinarie rivelazioni del campionato etneo. Il ruolo d'immenso peso specifico, specialmente in chiave tattica sarà ricoperto sugli esterni da Izco e Tedesco, che dovranno inserirsi e fornire dei palloni giocabili per le punte, ma al tempo stesso dovranno arrestare la manovra partenopea, che fa delle fasce laterali un'arma micidiale, sviluppandosi appunto prevalentemente sulle corsie esterne. Maggio e Mannini saranno due clienti scomodissimi per i due rossoazzurri che se usciranno dal campo senza demeriti, vorrà dire che il match tutto sommato non sarà stato affatto da “cestinare”. In mezzo al campo è ballottaggio per una maglia tra Biagianti e Baiocco, uno degli eroi(calcisticamente parlando) della partita con la Roma. Gli altri due posti utili saranno ricoperti dai due argentini Carboni e Ledesma, fulcro del gioco degli etnei. In avanti spazio al folletto Mascara in coppia con uno tra Morimoto e Paolucci. Possibile persino l'inserimento dell'uruguagio Martinez, giocatore che tiene moltissimo a questa sfida dal sapore di casa, visti e considerati i quattro connazionali arruolati tra le fila napoletane.
Uomini chiave Napoli:
Maggio- Da quando è arrivato sotto il Vesuvio, le sue prestazioni sono in crescita costante e gran parte dei gol segnati sono stato merito suo. Le sue discese sulla fascia destra sono spesso inarrestabili e continue per tutto l'arco del match. E' sotto stretta osservazione di Marcello Lippi, che vorrà serbare anche per lui un posto in maglia azzurra.
Hamsik- Il talento slovacco è finora artefice di una stagione ancor sopra le attese ed i numeri di quella precedente. I grandi club fanno la fila per assicurarsi il suo cartellino e le insistenti voci che arrivano da Madrid, sponda Real, assumono via via una consistenza sempre maggiore. E' il centrocampista del futuro.
Lavezzi- L'attaccante partenopeo ha un valore tecnico non comune e la sua atleticità lo rende ancor più pericoloso. In campo aperto risulta devastante, merito della sua rapidità, classe e scaltrezza nel saltare l'uomo; tatticamente si colloca accanto la punta di riferimento, ma è libero di svariare e lo si trova in qualunque zona del campo. Alcuni anche in nazionale lo hanno definito più forte di Tevez, giocatore che si avvicina molto alle caratteristiche del Pocho. Egli probabilmente tra qualche anno si misurerà anche su palcoscenici di un certo spessore e li il banco di prova con il connazionale non sarà puramente teorico.
Catania:
Silvestre- Dovrà continuare a far vedere quanto di buono è stato detto e scritto nei suoi confronti. Nel Boca Juniors giocava a fasi alterne, al Catania ha trovato quella continuità che gli mancava oltreoceano. E' diventato il baluardo della difesa rossoazzurra, nonché punto di riferimento in questa nuova stagione, assieme al centrale fiorentino Stovini, domenica assente. Gli si chiederà una prestazione maiuscola per poter sopperire degnamente ad una carenza così importante, proprio con avversari di cotanto rilievo.
Carboni- La “diga” che abbiamo visto in altre occasioni potrebbe non bastare di fronte alla rapidità ed alla classe del giovane Hamsik, che opererà nella sua porzione di campo. Dovrà tamponare e recuperare una caterva di palloni rigiocabili per le ripartenze.
Mascara- E' lui il Lavezzi rossoazzurro. Il fisico in parte li accomuno e l'estro e la qualità sono notevolissimi nonostante provengano da Caltagirone e non dalla terra di Maradona. Le sue mansioni saranno anche quelle di ripiegare in fase difensiva e ripartire in campo aperto, divenendo il pericolo numero uno per gli avversari. Attaccare gli spazi e muoversi parecchio saranno due dei compiti principali per non dare punti di riferimento alla retroguardia partenopea. Provarci anche da fuori potrebbe essere una valida alternativa di cui bisognerà fare buon uso per cogliere impreparati gli avversari. |di Andrea Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 190 volte