| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-01-26

Disastro Lazio: Il Cagliari affonda i biancocelesti


La prima di ritorno è indigesta alla Lazio. Quattro gol di marca rossoblu e tutti a casa. Vince il Cagliari, anzi no stravince. La squadra di Allegri batte la Lazio con gol e spettacolo, e spedisce i biancocelesti nella terra del limbo di metà classifica.
Si allontanano gli obbiettivi europei e per la squadra di Lotito si torna a parlare di crisi. Eppure all’inizio sono proprio gli uomini di Rossi ad avviare la danza dei gol. In tutto cinque: uno per la Lazio e quattro per il Cagliari per l’1-4 finale che sa di disfatta vera. Al 3’ l’errore di Conti nel disimpegno difensivo infatti, manda in vantaggio i padroni di casa e illude tutti. Mauri aggancia e disegna un assist perfetto per Rocchi. Il bomber laziale punta la porta rossoblu e con freddezza e precisione scocca un secco diagonale che beffa Marchetti.
È l’1-0 e l’Olimpico laziale spera invano di vivere una domenica da campioni. Invece Allegri suona la carica e i suoi rispondono alla grande beffando la Lazio e capovolgendo le sorti della gara. Il pareggio infatti non tarda ad arrivare e a confezionarlo è la coppia Pisano-Jeda. L’esterno cagliaritano al 5’ spedisce un pallone in area biancoceleste che taglia la difesa laziale in due e ipnotizza Rozenhal. Il difensore ceco resta immobile guardando il pallone scendere sulla testa di Jeda. L’attaccante cagliaritano colpisce di testa e spedisce alle spalle di Carrizo.
Il pareggio ospite improvviso e pesante, cade come un macigno sulla squadra di Rossi, che inizia a vacillare. L’1-1 non basta però al Cagliari che è sceso a Roma per dettar legge. Il gioco degli uomini di Allegri veloce, preciso e a tratti spettacolare ingabbia la Lazio e con scambi di prima e giocate d’alta scuola mette nel sacco gli avversari. I biancocelesti brancolano nel buio e nel giro di pochi minuti cadono per la seconda volta. Al 9’ infatti gli ospiti raddoppiano. La retroguardia laziale resta in bambola a mo di figurina e il Cagliari affonda l’ennesimo colpo. La rapidità di manovra rossoblu è da far invidia. Gli isolani giocano a memoria un calcio aggressivo e innovativo che neanche le grandi del campionato sino ad ora hanno saputo mandare in scena. Il trio Jeda-Matri-Acquafresca poi è il vero tesoro di Cellino sul quale Allegri sa di poter costruire successi e spettacolo. Al 22’ infatti è di nuovo Cagliari. Jeda sembra avere un conto aperto con la Lazio ed è bravo ad insinuarsi tra le maglie laziali con un’incredibile rapidità tanto da mandare in tilt l’intera difesa biancoceleste. Carrizo esce a valanga sulla punta brasiliana e l’atterra. È rigore e l’arbitro Romeo non ha dubbi: tiro dal dischetto per il Cagliari e ammonizione per Carrizo.
Acquafresca non sbaglia ed è 3-1. La Lazio non c’è e lo si vede dai particolari. Il centrocampo è fermo e gli errori in mezzo sono davvero troppi e grossolani. Lenta e macchinosa, la squadra di Rossi lascia campo libero agli avversari che sembrano viaggiare su un motore a trazione anteriore. Ledesma sbaglia tutto o quasi, e in avanti Rocchi prima e Zàrate poi mancano l’appuntamento con il gol. La Lazio è assente e il Cagliari ne approfitta. Al 41’ infatti sono ancora i rossoblu a metter KO i biancocelesti e per i padroni di casa è davvero il crollo. Biondini a destra fa venire il capogiro a Kolarov. Il centrocampista rossoblu beffa il serbo spedendo un pallone in area laziale con un assist perfetto per Matri. All’attaccante del Cagliari non serve neppure fare un passo per spingere la palla alle spalle di Carrizo. E sono quattro. Prima di cambiare campo e assistere al disastroso epilogo biancoceleste sale in cattedra l’arbitro Romeo che manda in scena il suo personale show. Prima inventa un rigore su Mauri allo scadere del primo tempo e Rocchi ringrazia spedendo a lato. Poi al rientro fischia un penalty fantasma su Rocchi e stavolta è Zàrate ad ossequiare riconsegnando il pallone a Marchetti.
L’irreale atmosfera dell’Olimpico racconta di una Lazio troppo brutta per essere vera sgretolatasi davanti alla robustezza e all’organizzazione di gioco di Allegri e dei suoi. Mostrano limiti e lagune biancoecelesti. È una Lazio senza idee e schemi a cui Rossi quest’anno non riesce a dare immagine e identità. Il resto della cronaca racconta lo sterile finale laziale, ricco di errori al fotofinish di Zàrate e Pandev e di gran parate di Marchetti. Il Cagliari versione Real saluta e ringrazia portandosi a casa l’intero bottino e rubando gli applausi ironici dell’Olimpico. Alla Lazio invece rimane la grande amarezza di una sconfitta meritata e scellerata, dove ai biancocelesti resta solo modo di fare autocritica. Mercoledì però si torna in campo e c’è la Samp. Non c’è neanche il tempo di staccare la spina che per Rossi e i suoi sarà di nuovo campionato. Forse è meglio chissà, o forse no, però adesso se gli obbiettivi vanno centrati e non dichiarati come recita il Rossi pensiero la Lazio deve tornare a far punti. A Genova non sarà facile, ma per vincere i biancocelesti dovranno inevitabilmente ritrovare grinta e schemi, quelli mancati oggi. Buona caccia Lazio, stavolta non ci saranno alibi.
|di Alessandro Zappulla La Provincia - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 190 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale