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2009-03-08

INZAGHISSIMO!!!


La 27^ giornata appena inglobata negli archivi ha riproposto la verve “omicida” di chi mantiene l’istinto, a 35 anni e mezzo, del serial goleador. Stiamo proferendo ciò di SuperPippo Inzaghi, il quale dopo aver digerito diverse ingiuste panchine da snervare anche il più bendisposto a tali trattamenti anagrafico-discriminatori, si è ripresentato magnificamente nel proscenio che più gli si confà: tripletta alla sua ex squadra che lo ha lanciato, l’Atalanta, 5° gol in cascina in questo torneo, oltre 140 in A, per un fuoriclasse che di certo avrebbe meritato in passato un impiego meno… parsimonioso, soprattutto meno pregiudiziale nei confronti dell’anagrafe.
Non è da tutti, a 35 anni e passa, dopo una marea di problemi fisici che ne avevano quasi precluso la carriera, dar vita ad esplosioni prolifiche del genere. Per Inzaghi la rete è nel sangue e vi rimarrà ancora per tanto tempo, anche perché il suo gioco, basato principalmente su movimenti sul filo del fuorigioco da tener svegli la notte i malcapitati guardalinee, per non parlare dei difensori, non è molto dispendioso, anzi. Egli, infatti, è come un coccodrillo che attende sornione la preda, quasi scomparendo alla vista altrui, per poi in un batterbaleno lanciarsi sulla preda, un morso mortale e via, sbranata! Il suo rapporto col gol può tranquillamente essere assoggettato a codesta metafora calcistica.
Pippo non vanta la potenza di Nordahl, la precisione di Puskas, il tiro al fulmicotone di Gabetto, il dribbling di Ronaldo, eppure il suo contributo in fase offensiva è a dir poco egregio, da far invidia a tanti signori del gol, compreso il suo partner d’attacco Pato cui Ancelotti sono ad ieri, a torto, destinava l’esclusiva del reparto avanzato, salvo convertirsi alla doppia punta, costretto dagli eventi che non gli consentono di disporre di Kaka e Ronaldinho. L’exploit di Inzaghi deve aver fatto ricredere proprio mister Carletto riguardo alla condizione dell’ex giocatore di Atalanta e Juventus, ben lungi dal dirigersi sul fatidico viale del tramonto, cui invece pare doversi accingersi inevitabilmente Scewchenko, favorito com’è dal trattamento del proprio allenatore, a meno che non riesca ad emulare proprio “Inzaghissimo”.
Con questa vittoria i rossoneri consolidano il 3° posto, che non è il massimo della vita, ma sempre meglio che bivaccare in zona Uefa, come la Roma, la quale dopo una rimonta estenuante sta pagando dazio, viaggiando adesso a rilento, impattando 1-1 con la piccola Udinese. Tornando alla parte altissima della graduatoria, si avvicina ulteriormente al 17° Scudetto della propria storia l’Inter dell’antipatico Mourinho, tutt’altro che rispettoso del prossimo, mentre la Juventus (trionfatrice a redini alte sul Torino nel derby della Mole) non può far altro che sciorinare le proprie speranze utopistiche, della serie…”non si sa mai”. Juventus che martedì sarà chiamata ad una prova proibitiva contro il Chelsea, vincere o morire nelle proprie aspirazioni europee. Del Piero e Trezeguet saranno i soliti noti cui i bianconeri affideranno anima e corpo per tornare a rifulgere di luce transnazionale. Stesso compito arduo spetterà alla già menzionata Roma, mentre i nerazzurri debbono “solo” pareggiare con gol all’Old Trafford di Manchester contro il Dream Team di Cristiano Ronaldo, neo Pallone d’Oro. Ed a proposito di ominimi, tanti auguri al Ronaldo brasiliano, finalmente dopo 1 anno tornato a calcare i campi di gioco, nel vivo desiderio che la dea sbandata non colpisca ancora lui. Il giocatore del Corinthias, dopo mille traversie fisiche, ne avrebbe proprio bisogno.
E pure gli amanti del calcio. Stasera chi lo vuol vedere all’opera non dovrà far altro che sintonizzarsi su http://livetv.ru/it/eventinfo/20600/ e lo spettacolo sarà assicurato. Tornando ad addentrarci nei meandri di casa nostra, oltre al trus magico d’Inzaghi si è registrata la tripletta del sempre più capocannoniere Di Vaio del Bologna che disintegra la Samp Cassaniana e si proietta in zona salvezza dopo una sfilza di cattivi risultati da far screditare il neo allenatore Mihajlovic. Ed a proposito di zona salvezza, sortisce stupore il Napoli, in caduta libera, 0-2 al San Paolo con la Lazio (grande Rocchi, 2 reti), per un effetto casalingo che non attenua la crisi dei partenopei; gli azzurri partivano bramosi di Europa, ebbene, adesso faran meglio a guardarsi le spalle: il destino è spesso beffardo…
|di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 220 volte


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