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2004-11-28

Emozioni al San Siro, cuore neroazzurro ma è ancora pari!


Questa volta magari più giustificato per come è maturato non per come i neroazzurri hanno affrontato la gara. Juventus più compatta, organizzata, in affanno solo nel finale; Inter a tutto gas solo nel finale, troppo poco per una partita da vincere. Primo tempo equilibrato con i neroazzurri che sembrano voler attaccare senza troppo rischiare, più paura di non prenderle che di rischiare di segnare. Più di una volta gli uomini di Mancini hanno tentato le verticalizzazioni per Martins e Adriano. In alcuni momenti della gara gli uomini di Mancini hanno fatto girare rapidamente il pallone sulla trequarti ma sia Martins che Adriano erano ben controllati, con raddoppi sistematiche. La Juve si muove bene con Ibrahimovic e Nedved sempre al centro dell'azione. Bene anche Camoranesi con puntuali e frequenti inserimenti e Blasi sempre ordinato nell'impostare il gioco. L'Inter è parsa meno bella del solito ma forse è stata più la paura di perdere a fermare i neroazzurri. La Juve, dopo lo 0-0 del primo tempo, passa alla prima occasione pericolosa grazie ad una fortuita deviazione di Zalayeta su conclusione dalla distanza di Nedved. Un vantaggio che ha stordito l'Inter che incassa ben presto il 2-0 con il rigore di Ibrahimovic a causa dell'atterramento di Toldo su Zalayeta in area di rigore. L'Inter reagisce sul 2-0 con gli ingressi di Recoba e Vieri. I due confezionano il gol che ha riaperto la partita, un diagonale di Bobo che fredda Buffon confermandosi la sua bestia nera. L'Inter recrimina per un rigore non assegnato per evidente intervento di Thuram in area su Adriano. Lo stesso brasiliano, oggi parso non al top, finalizza il cross da destra di Martins per un insperato 2-2. Un pari che premia il cuore e la spregiudicatezza nel finale dell'Inter e penalizza una Juve che ha l'unica pecca di fare melina sul 2-0 e con ancora 20 minuti da giocare. Un pari che favorisce il Milan, vincente a Verona grazie alla rete di Crespo, ma la Juve resta con la grande impressione di essere una leader del campionato. Mancini non festeggerà di certo nel migliore dei modi il suo recente compleanno non tanto per la gara, quanto per l'elevato svantaggio di punti (-15) che resta sulla Juve. Inoltre c'è da guardarsi intorno anche per la Champions vista la condizione dell'Udinese e la ripresa della Roma. Questo senza considerare lo strepitoso inizio stagione di Cagliari e Palermo. Si conferma la famosa "pariggite" neroazzurra, un record forse storico ma si consola con il fatto di non avere mai perso in campionato. Forse solo un contentino però... - articolo letto 115 volte


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