I segreti di Juve, Napoli ed… Ancelotti. Richieste per Mascara. Torino, le "pretese" di Giampaolo
Ci piace parlare dopo, ma questa volta possiamo farlo anche prima. Il mercato della Juventus è partito con marce alte e vento in poppa, la Signora si è ricordata di avere un tailleur nero nell'armadio; lo ha tirato fuori perché ai grandi eventi bisogna presentarsi con la massima eleganza. Questo è un grande evento, la Juventus da due anni acquista e vende senza logica. Vi risparmiamo l'elenco. Il Direttore Sportivo, Alessio Secco, è stato premiato come miglior d.s. della serie A. Probabilmente si tratta di un premio che guarda al futuro, perché il passato concede pochi elogi a colui che ha "gettato" milioni in giro per l'Europa. Lo scorso anno la Juventus aveva in mano Gaetano D'Agostino, oggi è tornata alla carica ma occorre almeno il doppio. L'Udinese prende per il collo Secco e l'incontro della scorsa settimana è servito a poco. La Juve non vuole superare i 10 milioni di euro, ma soprattutto sul piatto della bilancia non metterà né Marchisio né Giovinco. Partirà David Trazeguet; quello di questi giorni è solo un tira e molla studiato per far lievitare il prezzo del francese. Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro sono in continuo contatto, per il capitano della Nazionale è prevista una clausola sul proprio contratto: il 30 giugno del 2010 insieme alla Juventus deciderà se continuare oppure passare ad un ruolo dirigenziale. Nel frattempo bisogna sistemare la difesa ed in prospettiva futura si punta Giuseppe Bellusci dell'Ascoli. Lo sponsor del difensore calabrese è stato Giorgio Chiellini. Lo vide giocare in Livorno-Ascoli e rimase impressionato da tattica e movimenti. Costa tra i 2,5 e i 3 milioni di euro: difficile che la Juve lo ingaggi. Più probabile che vada a Bologna o Catania, che acquisterà l'intero cartellino. La famiglia Benigni ha bisogno di cash, probabile svolta entro 10 giorni. Alessio Secco su Goran Pandev ha detto la verità. Il laziale, per il momento, non interessa ai bianconeri. E l'intreccio con il Napoli, seppur indirettamente, non riguarda solo il macedone. Pierpaolo Marino sta cercando di portare in Campania il difensore De Ceglie, anche se il direttore dei partenopei è poco propenso ad acquisti in comproprietà o addirittura in prestito. Con la Juventus il rapporto potrebbe proseguire, dopo le operazioni Blasi e Zalayeta. De Ceglie è un'esplicita richiesta di Donadoni, che però deve "pensà a fà l'allenatore", per dirla alla De Laurentiis. Napoli anche su Pandev. Dopo l'anticipazione di venerdì pomeriggio, la conferma del Presidente è arrivata immediatamente. Se Pandev resterà in Italia il Napoli è in vantggio su tutti, altrimenti lo aspetta l'Ucraina con Lucescu pronto a fare carte false. De Ceglie e Pandev hanno una cosa in comune: l'agente. Questo a De Laurentiis sarà sfuggito. Il patron sta portando avanti il mercato in prima persona. Alza il telefono e tratta il calciatore. Innovativo. Una curiosità su Carlo Ancelotti. Ricordate quando Perez disse no a Mourinho, "al massimo prendiamo Ancelotti"? Aveva ragione, ma c'era di più. Al termine della partita di Champions League, Real Madrid- Zenit San Pietroburgo l'ex tecnico del Milan aveva detto sì ai galacticos, nonostante un impegno preso con il Chelsea. Sfumò tutto per i dubbi di Perez sul suo "nuovo" incarico.
Nel frattempo Catania deve pensare al proprio gioiello, il simbolo di questa squadra: Giuseppe Mascara. A due anni dalla scadenza del suo contratto, l'attaccante di Caltagirone è richiesto da diversi club europei: in primis il Manchester City, segue a ruota il Villarreal. Pietro Lo Monaco, vecchia volpe del mercato, di sicuro saprà come accontentare Mascara, che di Catania ha fatto una scelta di vita e non cambierebbe la sua città per nessun'altra. Almeno in Italia.
Un passaggio, in serie B, lo merita il Torino. Urbano Cairo sta per piazzare il colpo, ma prima dovrà mettere da parte un po' di soldini. Voleva Delio Rossi ma gli ha detto no, aveva raccolto la sponsorizzazione di Colantuono ma ha fatto di tutto per portare in granata Marco Giampaolo. Si può fare, a patto che Cairo accetti la condizione del tecnico senese: contratto triennale ad un milione di euro a stagione. E' giusto che sia così; un progetto deve avere le fondamenta solide e, viste le abitudini degli Editori, meglio mettersi al sicuro. |di Michele Criscitiello - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 208 volte