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2009-06-25

Milan, tutte le domande hanno una risposta: Felipe Melo, Mexes, Abate e... Pazienza


Ad un chilometro dall'arrivo, ma con una pendenza del 12%, in cui sembra che il traguardo possa non arrivare mai: il mercato del Milan è un Izoard da scalare ed i tifosi si preoccupano...
Galliani e gli altri sapranno salire del loro passo senza forzare, ma non attardandosi, oppure andranno in crisi di fame perdendo tutti i loro obiettivi? Un quesito difficile visto che mancano le condizioni per valutare effettivamente con dati concreti quali siano le capacità dei dirigenti rossoneri nel muoversi in una "specialità" fino ad oggi a loro sconosciuta: la capacità di rafforzare una rosa senza muoversi su nomi sulla bocca di tutti da tanto, in alcuni casi troppo, tempo. Personalmente sono ottimista: il sacrificio di Kakà è stata una dolorosa pietra miliare di un nuovo corso e dunque la sua cessione non sarà vana.
Come quella, ormai ad un passo, di Andrea Pirlo: chiaramente quella del bresciano ha un peso tecnico ben diverso, visto che la posizione del 21 rossonero negli ultimi tempi era diventata più un minus che un plus. La domanda che tutti si fanno però, è la più naturale: chi arriverà a centrocampo? In tempi non sospetti feci il nome di Felipe Melo, un obiettivo rivelatosi poi probabile e soprattutto molto gradito ai tifosi. Che sia il brasiliano della Fiorentina, oppure Gago, altro giocatore che trovo eccezionale, l'importante è che la linea mediana acquisti una dimensione diversa: basta sacrificare due mediani a copertura del regista, meglio fare il contrario, con una diga a tutelare mezzali più tecniche.
In tal proposito, chissà che Clarence Seedorf, che i fatti stanno confermando a Milanello, non possa tornare in auge: con buona pace di chi lo ha fischiato, esasperato probabilmente più dalla situazione creatasi con Ancelotti che per l'effettivo rendimento del brevilineo di Paramaribo in campo. Abbozzata la risposta al primo quesito, ne restano altri tre nelle centinaia di mail e messaggi che i tifosi rossoneri mi rivolgono (a proposito, grazie per l'affetto e le dimostrazioni di stima inviatemi da molti lettori!): riprendiamo allora con un classico... "In difesa restiamo così?". Ebbene, vi sembrerò fare pretattica, ma giuro di dirvi la verità: ho la sensazione che il Milan voglia valutare attentamente le condizioni di Kaladze e Nesta durante i primi giorni di ritiro e, solo accertata l'eventuale indisponibilità al 100% di uno dei due, si muoverà sul mercato. Inutile dunque sbizzarrirci sui nomi, nonostante in via Turati sembrano mantenere ugualmente il polso della situazione: attenzione alla situazione Roma per Mexes, perchè se i giallorossi costeggiano la bancarotta, un "deca" di Galliani potrebbe far comodo a tutti, Presidentessa Sensi in primis. Chiaro che però l'augurio di tutti, prima per i ragazzi che per risparmiare qualche milioncino, è che sia il grande Sandro che Kakha possano tornare in condizione: eppure, penso che fidarsi sia bene, ma non fidarsi, meglio... "Ma se a Pato e Ronaldinho viene il raffreddore?": altro giro, altra domanda. La risposta è bionda e campana: si chiama Ignazio Abate, appena riscattato dopo l'annata super al Torino. Mi aspetto tanto dall'ala di Sant'Agata dei Goti, un giocatore che reputo tra i più rapidi del campionato: in Svezia, sta facendo vedere i sorci verdi a molti avversari, risultando tra i migliori degli "Azzurrini".
Ebbene, penso che Abate sia la vera (ma non l'unica) soluzione ai due brasiliani ed il suo "Voglio andare dove posso giocare" penso sia stato male interpretato da tanti: più che una richiesta presuntuosa di spazio (chiunque sa, Abate incluso, che al Milan il posto si guadagna sul campo), mi è parso il giusto allarme lanciato da un ragazzo che non vuole fare la fine dei vari Cardacio, Viudez, Mattioni... Ignazio può star tranquillo però: al Milan la musica è cambiata, e dal liscio si è passati al samba, più consono ad un mediterraneo come lui. E non è detto che Abate possa servire solo come esterno alto: mi affascina molto l'ipotesi di provarlo "basso", come lo Zambrotta dei tempi (ahinoi passati) d'oro, con un maestro in quel ruolo come Mauro Tassotti pronto a dare lezioni a Milanello, oppure un 4-4-2 "quadrato" con Janku in seconda linea sulla sinistra. Infine, l'ultima domanda, quella cruciale: "Ma il Milan è da Scudetto?", abbinata a sorrisini ironici, o critiche che incensano le rivali per sminuire i Rossoneri. Ebbene, è chiaro e limpido che ad oggi, 25 giugno 2009, la rosa ha lacune tanto importanti da essere inadeguata: eppure, consiglio agli scommettitori più incalliti di iniziare quantomeno ad informarsi per la quota "antepost" del Campionato, con gli arrivi di Dzeko, Abate e Cissokho all'orizzonte ed altri raggiungibili. L'aria che si respira è quella giusta e la via del pareggio di bilancio è assolutamente preferibile a quella degli acquisti in stile Cannavaro, Grosso, Deco e Carvalho (a proposito, ma cosa avrebbe detto la stampa se...): c'è ancora tanto da fare, ma il mercato è lungo e dinamico. "Galliani comprerà tutto ciò che serve?": eh no, il tempo per le domande è scaduto... L'ultima risposta, il jolly, lo gioco io: comunque vada, consiglio ai tifosi del Milan due rinforzi importanti in un momento in cui, dopo le ultime due stagioni fallimentari e la cessione di Kakà, non c'è più niente da perdere. Si chiamano Pazienza (ma non quello del Napoli!) e Fiducia, e sono anche a parametro zero... Comprarli non costa nulla, almeno fino al 31 agosto: poi deciderete se riscattarli o rispedirli, mestamente, al mittente.
|di Francesco Letizia - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 176 volte


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