Dalla sala stampa: gli allenatori (il dopo Siena-Roma)
MARCO GIAMPAOLO
C’è molto rammarico, anche per l’espulsione di Codrea e per come è arrivata. Mi arrabbio perché l’arbitro viene insultato da alcuni dal 1’ al 90’ e si condiziona. Dico sempre ai miei giocatori che non devono protestare e che l’arbitro è sempre al di sopra di ogni sospetto anche se può sbagliare. L’arbitro infatti a volte viene insultato dai grandi giocatori che inconsciamente si sentono immuni. E questo porta a condizionare il suo operato in campo. La mia non è una polemica sterile ma una considerazione su un malcostume generale. I miei hanno dato il massimo, siamo stati attenti e abbiamo curato i particolari. Un risultato positivo per noi sarebbe stato importante, perdere una gara così mi lascia molto amaro in bocca. Il nostro torto è stato quello di non raddoppiare sfruttando meglio qualche buon contropiede.
La Roma ha vinto onore dunque alla Roma, io non cerco alibi, mi dispiace solo per la mia squadra che ha perso per piccoli episodi.
CLAUDIO RANIERI
È stato un esordio diverso rispetto a quello fatto in altre squadre per me. È stata anche una gara molto difficile, lo sapevamo che il Siena era temibile e ci avrebbe messo in difficoltà. Nel primo tempo eravamo contratti e abbiamo concesso troppi contropiedi, da cui in una occasione è nato il gol di Maccarone. La formazione è stata figlia di determinati motivi, si vedeva che non avevamo profondità e che il nostro gioco era sterile e lento. Vucinic era uno di quelli che mi ha detto prima della gara che non si sentiva di giocare molti minuti e l’ho portato in panchina per le sue grandi potenzialità. Lo stesso vale per Baptista, il cui cambio era preventivato visto che non si sentiva nelle gambe più di 50 minuti. La cosa positiva è che dopo il pari la squadra credeva di più in sè stessa e ha tirato fuori una grande voglia. Ho preferito questo assetto tattico perché è un momento particolare e preferivo si fosse più attenti e supportare la difesa e il portiere. Il morale della squadra? I ragazzi sono molto sensibili e hanno sofferto tutti l’addio di Spalletti. Non è stato un periodo facile per loro, da De Rossi a Totti e Mexes. I primi due poi sono romani e romanisti e come me sentono di più alcune partite. Anche per il sottoscritto infatti è stato un esordio particolare visto che è diverso tra allenare una squadra e quella per cui si fa il tifo da sempre. |Sito Ufficiale Siena Calcio - Fonte: www.acsiena.it| - articolo letto 134 volte