Abbiamo forse sbagliato a valutare quanto visto nelle due giornate precedenti? Quelli che forse sembravano effettivamente dei progressi della squadra rosso blu erano invece solo illusioni? Siamo tornati all’anno scorso? A queste domande probabilmente dovremmo rispondere in modo affermativo , ma è meglio mettere ordine.Alcuni aspetti positivi li ha il Bologna odierno: un portiere più affidabile, una difesa più organizzata, un gruppo più giovane. Tuttavia moltissimi rimangono i punti interrogativi, che, dopo la partita con il Chievo, potrebbero rivelarsi, ahinoi, caratteristiche negative. Proviamo ad individuarle. Alcuni giocatori (Zenoni e Mutarelli su tutti), mutuati dalla rosa dell’anno scorso, non sembrano più essere all’altezza di un campionato, qual è la serie A, che si sta rinnovando e ringiovanendo molto velocemente. Il centrocampo continua a dimostrarsi poverissimo di qualità e totalmente incapace nella fase di impostazione. La necessità di un esterno veloce (chissà se lo potrà essere Gimenez) e di un regista “dai piedi buoni” è sotto gli occhi di tutti. Il potenziale di realizzazione resta una incognita, soprattutto nel momento in cui il Capitano, Marco Di Vaio, non è in condizione. Osvaldo? Ancora non riesce a fare il salto di qualità dimostrandosi più concreto. Sta di fatto che il Bologna domenica ha perso una grande occasione: non solo quella di portarsi a +5 su una diretta concorrente, ma soprattutto di dimostrare al suo pubblico di essere un’altra cosa rispetto alla squadra fragile e disorganizzata della stagione scorsa. Speriamo di sbagliarci. |di Leonardo Frizziero - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 156 volte