Napoli: bene la grinta e il carattere, ma gennaio sarà fondamentale
La rivoluzione sportiva e societaria di Aurelio De Laurentiis continua con l’arrivo a Napoli di Mazzarri in panchina e Bigon Junior alla direzione sportiva. Venerdì sarà il turno di Gianpaolo Montali per la scrivania più importante in società: c’è chi parla di area tecnica chi di direzione generale per il professore della Bocconi. Mazzarri è stato indubbiamente scelto per la grinta, il carattere che proverà a trasmettere ad un Napoli molle da ormai dieci mesi. E’ chiaro che non c’è motivatore che può bastare a questo Napoli se non arrivano anche i risultati, la vera e unica medicina in questi casi. Solo sulla psicologia potrà agire il tecnico di San Vincenzo perché le lacune tecniche restano e resteranno tali almeno fino a gennaio. Una guida di spessore al centro della difesa, un centrocampista di peso, un esterno sinistro e una punta forte di testa in panchina, sembrano delle necessità indispensabili per dare valore ai circa 50 milioni già spesi a giugno. Indispensabili anche per tentare di realizzare ciò che il presidente vorrebbe a tutti i costi: la qualificazione in Europa League, una chimera al momento. Anche Mazzarri, come Donadoni, avrà bisogno di tempo per dare la sua impronta alla squadra. Al momento l’ex allenatore della Samp deve visionare l’organico e adattarsi al materiale disponibile, riproponendo probabilmente il 3-5-2 che i tifosi non vorrebbero più vedere. Mazzarri preferisce un calcio offensivo ma con la difesa e il centrocampo che si ritrova, non ci sarà da scandalizzarsi dinanzi ad un Napoli più accorto, attento a non prendere gol, poco propositivo. A gennaio qualcosa accadrà in rosa anche se il mercato di riparazione non lascia tante opportunità a chi ha sbagliato in estate. Proprio per non sbagliare ancora, il patron azzurro si è affidato per la direzione sportiva ad un uomo che conosce bene Mazzarri. Il rapporto fiduciario tra i due dovrebbe garantire coerenza nella campagna acquisti di salvataggio per i colori azzurri e la trasparenza necessaria. La definizione precisa dei ruoli e delle responsabilità è un arma fondamentale per garantire chiarezza alle azioni che si perseguono. Una chiarezza indispensabile e doverosa perché stavolta deve essere visibile agli occhi di tutti l’uomo o gli uomini che decidono il mercato e le sorti del club che in estate sembra aver fatto solo tanta confusione tra Donadoni, Marino, il presidente, gli acquisti, i procuratori, lo spogliatoio, gli ingaggi etc... Vedremo… |di Marcello Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 209 volte