Si avvicina l'esordio di Mazzarri (rubrica Pelillo nell'uovo)
Si avvicina l’esordio di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli. Un esordio atteso da tutto l’ambiente e molto significativo considerando i prossimi impegni della squadra partenopea previsti dal calendario. Il Napoli di Mazzarri è atteso da quattro gare molto delicate dopo il confronto con i felsinei con le tre trasferte di Firenze, Torino e Catania e il Milan al San Paolo. Tre gare lontano da Napoli dove gli azzurri trovano difficoltà da quando sono in Serie A e dalle quali diventa difficile aspettarsi chissà quale bottino di punti. In casa ci saranno poi i rossoneri di Leonardo che hanno delle difficoltà, ma sono pur sempre il Milan. Quella contro il Bologna diventa, quindi, una gara da vincere a tutti i costi per non trovarsi ad un terzo del cammino del torneo in acque poco esaltanti. Mazzarri potrebbe trovarsi catapultato nella durezza della realtà di Napoli in poco tempo qualora il Bologna dovesse strappare qualcosa al San Paolo. Gli antagonisti del 3-5-2 lo aspettano già al varco, ma il nuovo tecnico dovrà dare anche risposte in vista del mercato di gennaio. Il Napoli ha le sue lacune e Mazzarri a breve può soltanto incidere psicologicamente per alzare il rendimento della squadra. I misteri del calcio mercato estivo scaricabarile di responsabilità non possono ripetersi alla sessione di riparazione. Il Napoli è una squadra incompleta e male assortita e Mazzarri dovrà trovare il coraggio di assumersi le responsabilità comunicando chiaramente gli innesti da effettuare e affrontare il presidente dinanzi a frasi del tipo - il terzino sinistro se lo compri lui – oppure – pensi ad allenare e non al mercato – Il campo conta a breve termine, ma per salvare la stagione occorre che i collaboratori del presidente siano schietti e chiari con lui sul mercato, unico salvagente di questa stagione. Inutile illudere il patron lasciandogli credere che a Napoli è possibile raggiungere i traguardi con gli acquisti da provinciali per paura, magari, di essere messi alla porta. Si dica al presidente che per raggiungere l'Europa vanno bene i giovani promettenti e i buoni giocatori, ma affiancati a grandi calciatori almeno nei ruoli cardine di una squadra. Vedremo… |di Marcello Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 175 volte