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2009-10-17

Bologna: una doppia trasferta che spaventa


Archiviata la festa del Centenario che ha inorgoglito tutta la città e messa alle spalle la brutta sconfitta patita dal Genoa, il Bologna riparte dopo 2 settimane senza calcio e si trova alle porte una coppia di trasferte che può legittimamente spaventare. Napoli e Sampdoria in sequenza sono impegni che, inutile nascondersi, ci mettono un po’ paura, ma sappiamo bene che uscirne con zero punti sarebbe deleterio e ci metterebbe con le spalle al muro nel match casalingo del 28 col Siena, vero scontro diretto per il tipo di campionato che disputiamo. Ecco allora che al San Paolo il Bologna deve necessariamente cercare di portare via almeno un punto, consci che il momento che sta attraversando il Napoli non è certamente dei più rosei e che la Samp ora come ora pare avversario ben più difficile da contenere.
Dalle parti di Castelvolturno l’aria che si respira non è affatto simpatica, e le vicissitudini dei partenopei da un anno a questa parte non hanno di fatto mai ripagato i continui e cospicui esborsi dell’ottimo presidente Aurelio De Laurentiis. In poche settimane il produttore cinematografico ha fatto fare le valigie al direttore Marino (che però continuiamo a reputare tra i migliori sulla piazza, e incolpevole dello scarso rendimento dei pur validi elementi che ha portato in azzurro) e al tecnico Donadoni, mai troppo convincente nella sua poco più che semestrale avventura sulla panchina dei campani. Il cambio di allenatore, statisticamente, produce quasi sempre effetti benefici nell’immediato, infondendo all’interno dello spogliatoio la scossa necessaria per voltare pagina, e Walter Mazzarri è tecnico apprezzato che ben volentieri la scorsa estate avremmo accolto in rossoblù. Il nuovo skipper del Napoli ha già annunciato che non darà vita a grossi stravolgimenti tattici, confermando al momento quel 3-5-2 che ha scritto la storia recente della squadra del Vesuvio dall’arrivo di Reja in avanti. Ma l’ambiente è sempre quello che è, ed ecco a tormentare la società napoletana il nuovo “numero” di un Lavezzi non più così idolatrato: ad oggi è ancora bloccato in sudamerica per avere smarrito il passaporto (!), e a questo punto la sua presenza per il match di domenica è in forte dubbio. In preallarme Denis, curioso il fatto che non molto tempo fa anche all’altro argentino Datolo era capitato lo stesso misfatto. Mazzarri cercherà di riordinare il polverone-Napoli (finora ha raccolto solo un misero punto più di noi, nonostante una campagna acquisti faraonica) mantenendo l’assetto difensivo Cannavaro-Rinaudo-Contini, ma anche Aronica ha qualche chance come jolly di sinistra. Difesa comunque molto perforabile, confidiamo nella vena del nostro Supermarco e, chissà, in Zalayeta, ex di turno che lo scorso anno con la maglia del Napoli diede un grosso dispiacere all’Inter (peraltro dopo averne dati tanti ai suoi tifosi nel resto del suo campionato). In mediana il tecnico di casa farà ruotare la squadra attorno ad Hamsik, fresco di qualificazione mondiale con la sua Slovacchia ma finora abbastanza “equivoco di lusso” nel centrocampo campano, poco propenso com’è alla fase di copertura. A pochi metri da lui è più Bogliacino che Cigarini. Attenzione a Quagliarella, non molto incisivo nelle prime giornate ma sempre pericoloso anche lontano dalla porta. Papadopulo deve riorganizzare un Bologna che prima dell’ultima gara si era troppo piaciuto e inevitabilmente col Genoa si è sfilacciato, ma abbiamo perso anche Raggi per 45 giorni e ripresentiamo per il secondo anno di fila Zenoni e Lanna come terzini. Quando c’è da parlare di giocatori nuovi tutti fanno orecchie da mercante, ma appena l’argomento è lo stadio nuovo, ecco che si corre come Cipollini alla Milano-Sanremo. I tifosi si lamentano? Che problema c’è, la faccenda non tocca minimamente le alte sfere. Peccato che il pallone venga prima dei mattoni, in questo gioco, anche se non per tutti è chiaro. Ma il campo parla una lingua fin troppo manifesta, e i numeri sono lì a testimoniarlo. Ancora 4-4-2 quindi, con Vigiani e Tedesco, giustamente in campo dall’inizio, che partono dai lati per poi accentrarsi e rifinire le azioni d’attacco del duo di punte, dal quale Osvaldo sembra escluso e dovrà rimettersi in carreggiata di parecchio perché ad oggi nelle gerarchie parte assai indietro. Ultima considerazione sul nome dello svincolato – da anni – Appiah come possibile intervento per rinforzare il centrocampo: smettetela di correre dietro agli ex giocatori e provate a valorizzare uno come Casarini. Che sarebbe anche ora.
Probabili formazioni:
Napoli (3-5-2): De Sanctis; P. Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Gargano, Bogliacino, Hamsik, Datolo; Quagliarella, Lavezzi. A Disp: Iezzo, Aronica, Campagnaro, Pazienza, Cigarini, Denis, Hoffer. All. Walter Mazzarri
Bologna (4-3-2-1): Viviano; Zenoni, Portanova, Britos, Lanna; Guana, Mingazzini, Valiani; Adailton, Zalayeta; Di Vaio. A Disp: Colombo, Moras, Mudingayi, Tedesco, Vigiani, Gimenéz, Osvaldo. All. Giuseppe Papadopulo
|di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 167 volte


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