Anno nuovo vita nuova. Ci si prova almeno. Il Bologna no. Non ci prova la società, non ci provano i giocatori, non ci prova nessuno. Sinisa si è cambiato la sciarpa (neanche tanto poi, i colori sono simili) ma non si è tolto di dosso la spavalderia, quella spavalderia che nelle prime partite diede una bella scossa al nostro spogliatoio qualche tempo fa; poi rimase solo la spavalderia, quella sempre, ma l’effetto svanì. Mi auguro che sia così anche a Catania, perché la tristezza più grande è doversi aggrappare, ancora una volta, anche quest’anno, alle disgrazie altrui. Comincio io a mettere in pratica il detto “anno nuovo vita nuova”; dico che questa dirigenza finora si era dimostrata non all’altezza, ma in buona fede, adesso si rende incapace anche di dire la verità, di parlare chiaramente ai tifosi e ai giornalisti, e poi è ovvio che si mormorino cose sgradevoli, ma abbiate almeno il coraggio di smentire, non con le parole ma con i fatti. Abbiamo un certo numero di giocatori che non sono da ritenersi di serie A, anzi, a dirla tutta, dovrebbero stare in panchina anche in serie B. I pochi giocatori degni di questa categoria (Viviano in testa) non resteranno a lungo a svilirsi in questa piazza, prenderanno il volo verso squadre degne di loro. Di Vaio occorre che si dia una mossa a parer mio, non so se mentalmente o fisicamente, non mi è dato saperlo, ma chi lo vede e lo fa allenare ogni giorno lo deve capire, perché è il suo lavoro, deve avere il coraggio di tenerlo in panchina (e perché no, anche in tribuna) se diventa imbarazzante sul campo di gioco. Non esistono ruoli acquisiti, conquistati, altrimenti Marazzina sarebbe ancora titolare ogni domenica. Non interessa l’impegno, non siamo a scuola, interessano i risultati, e di questo passo alla fine di gennaio saremo il fanalino di coda. Colomba deve avere il coraggio di fare scelte azzardate, e se ritiene che le responsabilità appartengano a chi sta più in alto di lui, deve avere il coraggio di chiedere nuovi giocatori, o di dimettersi. Non possiamo andare avanti di questo passo, questa retrocessione non avrebbe niente in comune con l’ultima che abbiamo vissuto, questa sarebbe l’anticamera del fallimento. L’ultima volta trovammo un Gazzoni che ci pescò in tribunale, ma non è detto vada sempre così. Non è detto che ci ripeschi un Della Valle, uno Zamparini; potremmo essere preda degli avvoltoi. Voltiamo pagina Signori Menarini, provate a dire chiaramente quali sono le vostre intenzioni, premesso che i proprietari siate voi e possiatee fare con il vostro giochino tutto quello che vi passa per la testa. Per noi, solo e sempre forza Bologna. |di Edi Simoni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 156 volte