ZINGONIA - Per Talamonti i tifosi erano pronti a scendere in piazza se non gli avessero ridato presto il posto da titolare inamovibile in mezzo alla difesa. Non c'è stato bisogno di nessuna rivoluzione di piazza, ci ha pensato Mutti ad aprirgli la porta del campo e ora l'argentino vuole ricambiare la fiducia chiudendogli la porta dell'Atalanta.
E' arrivato Mutti e lei ha ripreso il posto da titolare: "Dispiace che sia saltato un altro allenatore, si sa che quando i risultati non arrivano, a rimetterci sono sempre loro in prima persona, ma sono solo mancati i risultato e non altro. Ora c'è Mutti e speriamo di cambiare la rotta velocemente a partire da domenica, la società ha scelto lui per raggiungere la salvezza".
Che colpe ha avuto Conte? E' vero che è stato cacciato dalla vecchia guardia? "No, lo escludo, la scelta di andarsene è stata sua, si è dimesso fornendo motivazioni personali. Io sono stato fuori a lungo ma non è ho mai fatto un problema:probabilemente c'era qualcuno che stava meglio di me. Io non ho mai fatto polemica, accettavo le decisioni del mister".
Quali riscontri ha percepito nel cambio d'allenatore? "Lavoriamo sempre al massimo come abbiamo sempre fatto, in questo non ci sono state differenze con il passato. La cosa che è cambiata con Mutti è che ci lascia giocare con maggiore libertà".
Ora però bisogna lasciare la parola al campo dove la lotta si fa sempre più serrata: "“Le squadre che devono salvarsi hanno bisogno di mantenere un rendimento costante soprattutto in casa, dove perdere punti è pericoloso, e sicuramente di prendere meno gol. L’Atalanta si salverà, sono fiducioso. C’è tempo, le avversarie sono almeno sei o sette”.
Lei come Tiribocchi è un ex, che emozioni proverà?:"“La Lazio mi ha portato in Italia, ma tutto sommato lì ho giocato poco. La mia squadra è l’Atalanta, il mio cuore è qui. La Lazio domenica sarà alla nostra portata: è forte dal centrocampo in su e ha ottimi giocatori, ma se in classifica sta poco avanti a noi qualcosa vorrà dire. Non dobbiamo avere paura e giocare per vincere”.
Durante il perido della sua esclusione si è parlato di una sua possibile cessione:"Non ho mai pensato di lasciare Bergamo,Il mio procuratore mi tiene sempre aggiornato dell’interessamento di questo o quel club, ma io ho sempre rifiutato l’ipotesi di andarmene. Ho ancora due anni e mezzo di contratto e non voglio abbandonare i miei compagni in un momento dove gira tutto storto”.
Talamonti si è reso protagonista dell'episodio del rigore di Palermo che sono costati i tre punti:"“Inizialmente lo dicevo solo io che non c’era, e passavo per matto. Adesso in molti si sono convinti che fosse un contatto fortuito: sono caduto e Cavani mi è incespicato addosso. Però l’arbitro ha fischiato lo stesso: ennesimo segno che è una stagione storta”.
Di fronte si troverà quel Sergio Floccari, pericolo numero uno, suo ex compagno, tanto rimpianto a Bergamo:"L’ho marcato spesso in allenamento e so quanto vale. Usa molto bene il corpo, in un attimo si gira e non lo prendi più. Ora che sta trovando spazio e continuità può esprimere tutto il suo potenziale, mentre a Genova finiva spesso in panchina. Sia chiaro che, amico o no, io non temo né faccio sconti a nessuno”.
Il morale sembra essere tornato in gruppo, così come l'autostima, ora che è tornato pure Talamonti, tutte le caselle stanno ritornando al loro posto, non ci resta che lasciare la parola al campo, tra due giorni sapremo se la cura omeopatica di Mutti, porterà più benefici della terapia intensiva adottata da Antonio Conte. |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 145 volte