Da anni la difficoltà maggiore è quella di scindere il calciatore Ronaldinho dall' ingombrande immagine che lo accompagna. Ed anche vederlo da vicino, non diminuisce lo strabismo. Il suo nome è divenuto una griffe, un logo globale, sino alla linea di abbigliamento R10. Vi ricordate la famosa traversa colpita quattro volte consecutive. Realtà o fantascienza simile a Holly e Benji? L'anno scorso, in fondo ad una stagione incolore, quell' immagine era scolorita. Peggio: si era ribaltata contro il giocatore. Fenomeno da baraccone, artista in declino. Poi l'inattesa e sorprendente ripresa: di nuovo brillante sulla fascia mancina, di nuovo felice grazie a Leonardo ed il suo modulo. Totem e giocatore, uniti insieme. Il contratto in scadenza con il Milan nel 2011 potrebbe rinnovarsi fino a giugno 2013. Lui stesso dice di essere tornato ai tempi del Barcellona. In più, nel frattempo, si è adattato al calcio italiano: l'ha capito meglio. Non è facile, come si può capire con Diego. Marcature strette, difensori sempre in marcatura, moltissima tattica. E se qualcuno gli pone questa domanda: "Perchè ridi sempre", lui ti risponderà così: "Rido, perchè il calcio è puro divertimento". Un campione dentro e fuori dal campo. Un esempio per tutti grandi e bambini, milanisti o interisti. Grazie Dio, per averlo creato così. |di Loollo - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 153 volte