Il Bologna è reduce da una settimana positiva con sette punti in tre partite. Ora il rischio è quello di un calo di tensione mentre bisogna riuscire a rimanere sul pezzo.
Sì, perché adesso arriva un segmento di calendario un po’ più difficile e poi il vantaggio sulla zona B non è enorme, più quattro. Mi sembra che camminino anche le altre: non tutte, però tre dannate non ci sono ancora. E quindi bisogna continuare e malgrado i sette punti in una settimana non è stato fatto nulla di risolutivo. Bisogna fare punti anche domani, per capirci.
Intanto è esploso Gimenez e con lui il dibattito su come e quanto impiegarlo. Sinora comunque il ‘metodo Colomba’, quello cioè di un part-time e quindi di dosarlo, ha funzionato.
Lui dice che la durata della partita non ce l’ha: crediamogli, perché lo allena tutta la settimana. Intanto questa domenica sembra orientato a cambiare strategia, non più la parte finale della staffetta ma la parte iniziale. Magari è deciso a vedere quando cala, intanto lo butta dentro: almeno 45 minuti li farà e suppongo che se li fa bene rientra anche dopo l’intervallo. Comunque meglio avere problemi di abbondanza che di scarsità. E poi gira la voce a Casteldebole che stesse dando un occhio molto attento anche a Savio, magari per gli ultimi minuti.
Domani col Chievo ci saranno anche da smentire le malelingue che parlano di un pareggio annunciato.
Sì, è uno dei tanti pareggi già annunciati lassù. Però secondo me siamo ancora talmente indietro nel campionato che fare il conto al punticino non è ancora utile. Probabilmente anche per il Chievo, perché a noi il punto andrebbe bene, in tutta franchezza. Forse loro hanno più voglia di fare la partita. Io credo ad una partita onesta, diciamo così, una partita a chi ne trae di più.
Cosa possiamo aspettarci da questi ultimi due giorni di mercato?
Ormai non molto, diverse cose sono state fatte, sembra anche bene. Sono arrivati giocatori non al capolinea come quelli di un anno fa, quando però il colpo Osvaldo ci abbagliò un po’ tutti. Possiamo aspettarci un regista, se questo è l’intendimento. O anche niente. E secondo me le troppe voci su Zalayeta fanno pensare che una sistemazione gliela stanno ancora cercando: non è una partita chiusa, anche se là dentro dicono ‘lo teniamo noi’. I tanti che dicono ‘lo vogliamo noi’ mi fanno pensare diversamente.
Valiani e Pasi, almeno inizialmente, non sembrano aver preso benissimo la cessione a Parma.
No, evidentemente Valiani confidava di stare qui e di avere altre chance di dimostrare di essere un giocatore di categoria e anche Pasi, a vent’anni, pensava di avere almeno qualche spezzone di partita in cui farsi vedere. Però non andava neanche in panchina e quindi era ancora lontano dal veder esaudito il proprio desiderio. Poi si è aperto un dibattito anche furibondo, però il fatto che Pasi non fosse mai comparso, o quasi mai comparso, neanche in panchina mi alimenta qualche dubbio. Ma non sono in grado di dare un giudizio su di un giocatore che francamente non ho mai visto: ma pochi hanno visto.
La prossima può essere una settimana importante anche a livello societario. C’è questo documento con la Meleam e la data dell’8 febbraio in cui si dovrebbe sapere qualcosa di più. La Meleam sta facendo davvero sul serio?
Io sono abbastanza scettico, almeno finché non ci saranno passi più decisivi. Per ora hanno fatto una scrittura in cui entrambi possono ritirarsi senza spendere un euro, insomma mi sembra un impegno molto labile. Però si sono impegnati, se vanno avanti, a scrivere un compromesso almeno impegnativo e quindi aspettiamo l’8. Però al momento non mi sembrano manovre enormi. Poi evidentemente se qualcosa può succedere, succederà. |di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 134 volte