Del Neri: "L'Atalanta se la giocherà alla morte, ma con l'Udinese ho avuto le risposte che cercavo"
Dopo la brillante conquista dei tre punti a Udine, l'aria che si respira nella consueta conferenza stampa del venerdì è ben diversa. Serviva una vittoria si diceva, e questa vittoria ha visibilmente rasserenato gli animi di una squadra che mancava all'appuntamento con la gioia da troppo tempo. Troppo tempo si era aspettato prima di poter di nuovo alzare le braccia al cielo festanti al 90° minuto di una partita, così tanto tempo che la speranza non può essere quella di bissare la festa già tra tre giorni contro l'Atalanta.
Esattamente a quest'ora, la settimana scorsa, ci stavamo tutti quanti chiedendo i motivi per cui Del Neri aveva deciso di lasciare fuori Antonio Cassano dalla trasferta di Udine. “Scelta tecnica” aveva dichiarato il tecnico blucerchiato, e i fatti, cioè la vittoria in terra friulana, gli hanno dato ragione. Sono poche le parole che il tecnico della Samp spende a proposito del fantasista, perchè, come ribadito dal tecnico di Aquileia, a lui “non piace ripetersi”. “A prescindere dall'infortunio, Cassano non sarà convocato -esordisce- Antonio ha fatto un lavoro differenziato perché ha male, ma ho visto comunque un giocatore normale: non è assolutamente ingombrante la sua figura nello spogliatoio. Ritornerà in squadra quando lo riterrò opportuno. Ora è meglio parlare dell'Atalanta”, ha concluso Del Neri tagliando il discorso.
Così come l'appetito vien mangiando, dopo una vittoria se ne vuole un'altra, si dice, ma certamente non sarà impresa facile e Del Neri lo sa forse meglio di chiunque altro; è lui infatti l'uomo della rinascita bergamasca, con gli ottimi risultati raccolti con la Dea nelle ultime due stagioni: “L'Atalanta è una squadra in netta crescita e conoscendo le loro caratteristiche giocheranno alla morte per portar via punti da Marassi. Noi dovremo continuare sulla strada di intensità, collaborazione fisica e fisicità viste contro l'Udinese. Coi bianconeri la risposta che cercavo l'ho avuta, anche come atteggiamento di aggressività. Abbiamo fatto un salto importante”.
Ma, a proposito della vittoria di Udine, che peso bisogna darle? Sarà questa che invertirà il trend di risultati non eccezionali avuti dalla Samp prima di domenica scorsa? Anche qui Del Neri taglia corto: “Sono tre punti. Sono stati meritati e di questo siamo contenti. Nell'ultimo mese, comunque, al di là dei punti fatti, siamo in crescita. Questa vittoria non cambia nulla se non per i tre punti che abbiamo guadagnato e per il fatto di esser riusciti più volte a rimontare lo svantaggio su un campo difficile contro un avversario in una situazione non semplice”.
Infine, dopo aver speso due parole sulla possibile formazione anti Dea “Potrei dare un turno di riposo a Poli. Sia lui che Tissone sono giocatori affidabili che possono altenarsi benissimo” e sulla coppia gol Pozzi-Pazzini, “Saranno sicuramente riconfermati, ad Udine hanno lavorato benissimo e sarebbe un'utopia toglierli”; Del Neri ha concluso la conferenza stampa con un messaggio criptico, rivolto, ad altri allenatori che sul Caso-Cassano hanno detto la loro senza conoscere i fatti e senza esserne stati interpellati: “Mi premeva dire è che è meglio che ognuno di noi pensi alla propria causa e non dia suggerimenti su come condurre una situazione o meno. Ognuno lasci da parte le cose che non lo riguardano. Ognuno di noi faccia il proprio mestiere, in casa sua”.
Analizzando bene le sue parole, l'identikit di questi "allenatori" andrebbe a combaciare con quello di Delio Rossi, allenatore del Palermo che nei giorni scorsi aveva fatto dichiarazioni sulla gestione di Antonio Cassano da parte del tecnico blucerchiato. |di Stefano Orengo - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 146 volte