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2010-02-16

Diamo tutto! Il giorno dei giorni: Milan-Manchester (ore 20.45) vale una stagione


La stagione del Milan si avvicina a un crocevia. I primi 90' contro il Manchester United, questa sera, diranno molto sulle chance dei rossoneri di andare avanti in Champions League, e Leonardo chiede alla sua squadra di «tirare fuori tutto perchè il momento è decisivo». Inutile chiamare in causa la vittoria sui Red Devils nella semifinale del maggio 2007, ribattezzata la 'partita perfetta'. Non ci sono più Kakà e Maldini, questo è un altro Milan e anche il Manchester è cambiato. Meglio pensare al più recente successo rossonero al Bernabeu, il momento più alto finora della stagione milanista. «Voglio una prestazione come contro il Real Madrid: quella sera siamo riusciti a tirare fuori qualsiasi cosa avevamo dentro - dice Leonardo - Quando arrivano sfide di questo livello ci confrontiamo contro squadre che giocano alla pari e sono situazioni che ci esaltano». «È una tappa importante della stagione», quindi serve che ognuno dia il massimo. Sia i più giovani, sia i veterani che, sottolinea Leonardo, «avranno l'occasione per confermarsi ai massimi livelli».
Nessuno vorrebbe mancare l'appuntamento, ma il tecnico è costretto a scontentare qualcuno. Inzaghi, per esempio, che dovrebbe partire dalla panchina, con Huntelaar titolare al posto dell'infortunato Borriello, in mezzo a Ronaldinho e Pato. Anche Gattuso e Seedorf rischiano di restare fuori dai titolari, con Beckham candidato a giocare in mezzo al campo con Pirlo e Ambrosini. In difesa confermati Nesta e Thiago Silva centrali con Bonera sulla destra, preferito a Ignazio Abate, e Antonini sulla fascia sinistra. Importante il recupero di Thiago Silva in difesa, ma Leonardo, pur consapevole che il passaggio del turno si gioca sui 180', conta di non arroccarsi davanti al proprio pubblico, che questa sera regalerà uno dei pochi 'tutto esaurito' dell'anno. «Milan e Manchester si conoscono bene: sotto il profilo della tradizione ce la giochiamo alla pari (in realtà i rossoneri sono 4-0 nei precedenti in Coppa Campioni-Champions, ndr) - fa notare il tecnico brasiliano -. Il Manchester è una squadra compatta, pericolosa quando riparte, e poi bisogna fare attenzione a Rooney che vive un momento speciale ed è un guerriero. È normale che faremo attenzione, ma manterremo il nostro modo di giocare e la voglia di fare gol: non siamo mai scesi in campo per un risultato che non fosse la vittoria».
Il Milan è capace di sfoggiare «un calcio allegro e di grande tecnica», rivendica Leonardo, ma non sono state poche le prestazioni opache quest'anno. E fra le squadre passate agli ottavi di Champions, quella rossonera ha tirato meno di tutte in porta, appena 23 volte. Insomma, la sfida con il Manchester è un esame di maturità. Anche per l'allenatore brasiliano, alla prima stagione in panchina: Leonardo aveva appena undici anni quando Sir Alex Ferguson iniziò a vincere trofei, nel 1980. Il confronto a distanza con il veterano scozzese «è emozionante ma quando comincia la partita sono i calciatori che devono dare il meglio - dice Leonardo -. Ho grande rispetto per Ferguson ma penso solo alla partita e spero di vivere un dopo gara positivo. Poi, se ci sarà l'occasione di bere con lui un buon bicchiere di vino come faceva Ancelotti, ben venga».
|Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 223 volte


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