Febbre Lazio: anche Baronio, Kolarov e Brocchi con l'influenza. Matuzalem ok, Zàrate guadagna punti
FORMELLO – Febbre Lazio. Non è il titolo di un ritrovato entusiasmo dopo il successo di Parma, ma l’effetto del virus che circola nello spogliatoio biancoceleste. Dopo aver colpito la scorsa settimana Julio Cruz (ormai pienamente ristabilito) e ieri Tommaso Rocchi, l’influenza ha messo fuori gioco (momentaneamente) altri tre elementi della rosa di Edy Reja. Anche ieri pomeriggio, infatti, Kolarov, Brocchi e Baronio non hanno preso parte alla seduta di allenamento perché colpiti da un malanno stagionale che però non dovrebbe creare problemi in vista della trasferta di domenica prossima a Palermo. Nel frattempo, la compagine capitolina, dopo le ultime due sessioni prevalentemente atletiche, ha ripreso a lavorare sul terreno di gioco anche dal punto di vista tattico. Nel pomeriggio il tecnico friulano ha diretto le prime prove di formazione anti-rosanero, alle quali ha partecipato regolarmente anche Francelino Matuzalem. Contro il Palermo il brasiliano tornerà finalmente a disposizione, anche se stando ai primi riscontri del campo (provato tra i non fratinati al fianco del tedesco Hitzlsperger) difficilmente partirà nell’undici dei titolari. L’ultima apparizione del centrocampista carioca è avvenuta quasi un mese e mezzo fa. Era il 6 gennaio scorso, alla ripresa del campionato. Il giorno dell’Epifania, quando la Lazio rifilò quattro reti in rimonta al Livorno: la sua partita durò solo 21 minuti, dopo i quali lasciò il posto a Brocchi a causa dell’ennesima lesione muscolare al polpaccio, quello destro nello specifico. Esattamente un mese prima, il 6 dicembre nel derby con la Roma, fu quello mancino a cedere allo scadere del primo tempo ed a tenerlo ai margini per altri 30 giorni. Negli ultimi due mesi e mezzo ha collezionato la pochezza di 66’ di gioco. Un dato significativo che induce lo staff biancoceleste alla prudenza. Più facile ipotizzare la conferma di Stefano Mauri che ieri è stato ancora schierato come interno sinistro nel consolidato 3-5-2 del tecnico goriziano. Al fianco del brianzolo c’erano Cristian Ledesma e Fabio Firmani che, nel caso in cui Brocchi non dovesse farcela (ma è ancora presto per far scattare l’allarme), ritroverebbe una maglia da titolare. Anche in virtù dell’indisponibilità di Ousmane Dabo: l mediano transalpino anche ieri si è sottoposto alle cure del caso. E' possibile che nel fine settimana effettui nuovi esami per verificare lo stato dell’infiammazione al tendine d’Achille. Da escludere che sia disponibile per domenica, così come Foggia che è alle prese con una fastidiosa ricaduta al ginocchio ultimamente operato. Intanto Mauro Zàrate guadagna terreno. Alla sfida contro l’ex Delio Rossi mancano ancora 4 giorni, ma se l’influenza che ha colpito Rocchi dovesse perdurare anche nella giornata di oggi, il numero 10 argentino diverrebbe il candidato numero uno ad affiancare Sergio Floccari. Ieri, l’argentino e il bomber di Vibo Valentia si sono mossi in tandem e non escluso che lo stesso avvenga anche nell’amichevole di domani con la Nuova Tor Tre Teste (ufficiale alle ore 15 l’apertura dei cancelli ai tifosi). Certezze assolute continuano a giungere dal reparto difensivo, dove, nonostante il rientro in gruppo di Dias, Reja continua a testare il terzetto composto da Biava, Stendardo e Radu (contusione smaltita). Certamente indisponibili Bizzarri (rieducazione post operatoria alla spalla) e Meghni (infiammazione al tendine rotuleo), in cura rispettivamente a Buenos Aires e a Cannes.
Questa nello specifico la formazione provata ieri da Reja (3-5-2): Biava, Stendardo, Radu; Lichtsteiner, Firmani, Ledesma, Mauri, Del Nero; Floccari, Zàrate. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 152 volte