Quando Alex diventa Alexinho (Speciale Zona Euro League)
Ieri sera ad Amsterdam l’Alex nazionale (ma attualmente non in… Nazionale) ha dispensato giocate d’alta scuola in quantità massicce che non si vedevano dalla partita di Champions contro lo Zenit St. Pietroburgo, quando Del Piero decise la partita con una punizione eccezionale, la più sontuosa delle 44 realizzate nel corso della sua luminescente carriera. Contro l’Ajax Del Piero si è dilettato ad altissimi livelli, e più che un 35 enne sembrava un giovincello alle prese con le prime partite della stagione. Pinturicchio, già tornato a pennellare contro il Genoa, ieri sera si è confermato in gran spolvero, meritandosi da parte mia e di molti addetti ai lavori un 7,5/8 in pagella. La Juventus ringrazia e vola a tutto gas verso gli ottavi di finale di Europa League, ritrovando un gioco degno di questo nome, per un squadra tornata finalmente ad essere compatta, lasciandosi alle spalle la fotografia di un team allo sbando, foto che era stata scattata con Ferrara. Fra le prestazioni magistrali sfoderata dal Re dei Bomber della Signora ricordo quella del 2001-’02, quando, dopo un lungo digiuno, tornò al gol in Champions, in Norvegia contro il Rosenborg, giocando come ai tempi ante infortunio ’98. Nel 2002-’03 stupì il Mondo contro il Real dei galattici Zidane, Ronaldo e Raul, siglando un gol da favola, con il Corriere dello Sport che, forse lasciandosi un po’ prendere dall’euforia, gli rifilava addirittura un 9 in pagella. Voto che io gli darò per la 1^ volta nel 2003-’04, nel match d’apertura della Serie A, che Pinturicchio giocò contro l’Empoli, impreziosendolo di una doppietta. Con Capello sfornò la prima grande performance contro il Siena, quando siglò la rima doppietta esterna su azione. Un altro match epico lo mise in atto contro il Messina, quando parve che si sia incarnata in lui l’anima dell’appena defunto Sivori, di cui proprio Del Piero può considerarsi l’erede più degno. La domenica successiva giocò ancora da dio, segnando due gol, uno dei quali di tacco. Poi sarà la volta del match Scudetto contro il Parma, segnando un gol e giocando da brasiliano. Un'altra celebre partita la giocò contro il Messina nel 2005-’06, quando fra l’altro incluse il suo nome tra i marcatori con un gol alla Maradona. Nella stessa stagione Del Piero festeggia il record di gol in bianconero e lo fa nella maniera più appropriata, con una tripletta alla Fiorentina (Coppa Italia) ed un 9 in pagella che nessuno poté negargli. L’anno dopo, in Serie B, Alex mostra in maniera sfacciata la sua superiorità, ed ogni gara è una sorta di sfida con se stesso per arrivare a meritarsi un 8 in pagella. Il match simbolo può forse considerarsi quello contro il Bari, quando festeggiava le 500 presenze con la Juventus: 1 gol e prestazione da mostro sacro del calcio. Che il divario fra lui e la B fosse troppo grande lo mostrerà in diverse occasioni, fra cui anche contro il Piacenza, quando siglò una tripletta, l’ultimo gol allo scadere, forse il più bello di sempre, lasciando, grazie alle finte, 2 avversari letteralmente per terra. L’anno in cui divenne capocannoniere di A con 21 gol (2008) giocò un match da superman, realizzando una tripletta su azione contro l’Atalanta, a Bergamo! E per finire ricordiamo la più bella partita di Champions, giocata contro l’Artmedia Bratislava, schiantata con un suo gol da urlo e prestazione alla Pelè. |di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 155 volte