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2010-03-09

Milan: ma che ce ne frega, ma che ce ne importa?


Aiutati da un Grifon d’Oro (e non siamo in un libro di Harry Potter), i nostri capitalizzano al massimo il pareggio serale di sabato solo nella serata di ieri, quando un’ Inter rallentata dalla fatica degli impegni delle nazionali viene logorata e talvolta messa in pericolo da un Genoa che doveva vendicarsi di due umiliazioni pesantissime: i quattro gol incassati la settimana prima in casa dal Bologna ed i cinque incassati dall’Inter all’andata. E così il nostro zero a zero a Roma diventa pesante come un macigno (come un film di Fassbinder direbbe un saggio…), visto che mantiene inalterato il distacco in classifica (-4), ci fa uscire indenni da un’ostica sfida che i nostri cugini devono ancora disputare e infine, proprio visto il livello di gioco dei giallorossi, non affossa il nostro umore in vista delle prossime gare, come invece fa il pareggio interista col Genoa, che resta, come detto, la stessa squadra che ha preso quattro gol dal Bologna e cinque dalla stessa Inter all’andata. Per usare il dialetto dei nostri ultimi avversari, ora della mancata vittoria di sabato “che ce frega più”?
Detto ciò, è inevitabile che ora io debba snocciolare i dati in vista di Manchester-Milan. Ve li avevo promessi al termine dell’articolo che precedeva la sfortunata gara di andata, ed eccoli qua: di quattro partite giocate all’Old Trafford, solo una vittoria griffata Crespo, agli ottavi di finale della Champions League 2005, la Champions maledetta per intenderci. Tutte le altre tre gare ci hanno visto perdere: 2-1 nel 1958, 1-0 nel 1969 e infine 3-2 nel 2007. Se, insomma, la tradizione casalinga è stata sconfessata all’andata, con la prima sconfitta in cinquantadue anni, dobbiamo sperare che anche questa volta entri in ballo la legge dei grandi numeri, e non quella delle consuetudini.
Onde evitare fraintendimenti ed alimentare false speranze, dico subito che la gara di mercoledì ha un coefficiente di difficoltà inverosimilmente alto, per tanti motivi. L’impossibilità di passaggio che poteva semplicemente essere rasentata con Pato, diventa ora pressoché certezza. Se dunque andrò a giocarmi la vittoria del Manchester, capirete che è proprio perché questa è una di quelle partite di Champions che paragono, per intenderci, a Milan-Arsenal o a Barcellona-Milan di qualche anno fa: dei ritorni poco incoraggianti, insomma. Speriamo che la dea bendata baci il Milan e non i miei soldi. Più modestamente mi accontenterei di una prestazione di cuore, al di là del risultato, consci che è nel campionato e non in questa pazza Champions 2010 che potremmo ancora raccogliere qualche reale soddisfazione.
|di Sebastiano Molinelli - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 185 volte


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