Mancano due giorni alla delicata trasferta contro il Parma e l’atmosfera che si respirava a Zingonia in questi ultimi giorni era davvero cupa e gelida, come il clima meteorologico che fino a ieri ci ha accompagnato.
Nicola Amoruso, l’ultimo arrivato in casa Atalanta ha dichiarato:”Parma potrebbe essere la svolta”. Va bè, perdoniamolo, non poteva saperlo che è da ottobre che sentiamo questa affermazione dai nostri giocatori.
Manfredini è stato molto più diretto ed esplicito:”Basta parole, ora ci vogliono i fatti”. Ecco, bravo Thomas, le parole sono cibo per il vento, ora i tifosi vogliono i fatti, fin da domenica a Parma, dove un’altra sconfitta potrebbe aprirci un portone per la serie B, ci vuole una prestazione convincente e di grande agonismo, portando a casa almeno un punto come minimo sindacale per continuare a sperare e dare un significato importante alle seguenti due partite in casa contro Livorno e Cagliari.
Mister Mutti ha promesso cambiamenti tattici, a 11 giornate dal termine, discutere ancora di moduli e soluzioni tattiche è preoccupante, ma proviamole tutte, anche un 5-5-5 modello Oronzo Canà se ce lo permettono.
Sta di fatto che i moduli stanno a zero se viene a mancare un elemento imprescindibile nella competizione sportiva:LA FAME DI VITTORIA.
L’Atalanta sembra una squadra che sta ancora smaltendo i bagordi degli ultimi due anni, con campionati da favola e salvezze raggiunte già a metà febbraio.
La sensazione è che quest’anno si continui a rimandare il suono della sveglia, pensando che all'appuntamento per la permanenza in serie A ci arriveremo comunque. Continuiamo a dire che le altre concorrenti sono più deboli di noi, come se i valori di una squadra si giudicassero sulla carta e non sull’erba, incoscienti del fatto che il Catania gioca ogni partita cercando il risultato, senza distinzione tra partite in casa o in trasferta. Il Siena nelle ultime partite ha dimostrato di crederci, gioca bene e sta ottenendo per ora pareggi poco utili per la classifica ma buoni per il morale. La Lazio, domenica in casa con il Bari potrebbe allungare in classifica se l’Atalanta non facesse risultato.
Insomma, il campanello d’allarme, tra i tifosi, è suonato da un pezzo, speriamo che si sveglino anche i giocatori e che Mutti metta da parte chi è meno in forma, a costo di scelte impopolari ma per il bene della squadra, società e tifosi. |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 126 volte