Questo campionato continua all'insegna della corrente alternata e la nostra Samp non si tira certo indietro, fornendo in tre giorni due diverse chiavi di lettura delle partite. Solo l'idea dell'incontro infrasettimanale, ci fa già storcere il naso, anche perché non ci sono andati particolarmente bene, quindi ci siamo dovuti abituare anche all'alternanza dei risultati.
Se si guarda solo a quelli, includendo le altre squadre, ben poco è cambiato, la nostra posizione resta ottima e testimonia quanto di straordinario si stia facendo quest'anno e quanto sia ragionevole l'ottimismo; però guardando anche al gioco espresso, aver vissuto a distanza di tre giorni due stati d'animo così contrapposti, offre diversi spunti di necessaria riflessione.
La partita contro la Juventus ci ha regalato una serata meravigliosa, uno stadio stipato ed un tifo adrenalinico, una Sampdoria mai doma, aggressiva e sempre presente che, se contassero i punti come nella boxe, avrebbe meritato di vincere ancora prima di quel parabolico e splendido goal di Fantantonio, ancora a mezzo regime per quanto riguarda la forma, ma capace di regalare semplici dei veri colpi di genio, un'idea da trenta metri che diventa realtà e l'apoteosi tutta intorno.
Questo incontro è andato in archivio con una vittoria nitidissima, ed ha lasciato a tutti la gioia e la soddisfazione del risultato, la conquista della quarta posizione in classifica e soprattutto ha ribadito la buona qualità della nostra squadra, le ottime performances di Texas ranger Storari, il Pazzo, Poli , Capitan Angelino, tutte sono andate oltre le nostre più ragionevoli aspettative. Una Samp troppo bella...
Quindi è tornato lecito sognare, parlare addirittura di Champions League ed immaginare diversi scenari che, sulla carta, ci meritiamo tutti. Per questo motivo siamo rimasti un po' increduli su quanto visto contro il Bari. Era forse logico aspettarsi che, dopo un dispendio energetico come quello di domenica sera, fosse difficile ripetersi agli stessi livelli agonistici, poi con la festa che si è scatenata a Bari per il ritorno del Pibe, anche emotivamente la partita non poteva essere vissuta come la precedente.
Una grande festa, di quelle che commuovono e addolciscono chiunque, nata all'interno di un gemellaggio talmente bello e genuino che ha meritato di essere visto da tutta l'Italia. L'accoglienza riservata a Fantantonio è stata degna di un sovrano, lo si vedeva emozionatissimo e ci si aspettava che tale sentimento lo trasportasse durante la partita. Invece ha segnato di nuovo un goal, di cui si è anche scusato con il pubblico, ha avuto buone intuizioni ed abbiamo chiuso il primo tempo con ben altre aspettative.
La metamorfosi si è attuata nella seconda frazione di gioco, dove ci siamo progressivamente spenti, abbiamo avuto poca reazione e abbiamo lasciato fare la partita agli avversari. Ci sta la sconfitta, non è quello il problema, quello che mi è dispiaciuto di più è stato vedere la passività con la quale la abbiamo quasi rincorsa.
Mi ha colpito una frase di Mister Del Neri, l'altro giorno, sull'abitudine allo stare in “alto” che trasforma in una grande squadra. Forse è un problema di mentalità che ogni tanto si ripresenta, che porta ad una scarsa gestione dei buoni risultati; ci si sente più vulnerabili in trasferta, specie su alcuni campi, e, se è complice qualche errore o un po' di appannamento, si finisce per diventarlo veramente, mentre tra le mura amiche di “casa” siamo di tutt'altro spessore. Sognare ambiziosi traguardi è giusto e gratuito, tra l'altro, ma i sogni si inseguono giornata dopo giornata con costanza e tenacia, con la testa giusta e la voglia di non mollare mai, ed è solo un peccato dover archiviare tanto buon lavoro perchè non ci si è creduto abbastanza.
Sono sicura che ben altro atteggiamento sarà quello che vedremo contro il Cagliari, l'ennesima buona squadra in cerca di riscatto. Pochi giorni ancora per recuperare le forze e sarà di nuovo una grande sfida ad attenderci: con il ritorno di Lucchini dalla squalifica, torneremo a quei meccanismi difensivi che hanno sorpreso tutti per il loro buon funzionamento, nonostante i dubbi di partenza. Crediamoci sempre.. |di Laura Ferrari - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 147 volte