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2010-04-13

Senza Mascara, cosa s'inventerà Sinisa?


E' una fortuna che i problemi inizino solo adesso , quando si è ormai ad un passo o poco più dalla Salvezza virtuale. A vedere il bicchiere mezzo pieno si dovrebbe pensar così circa la situazione degli indisponibili, tra squalificati ed infortunati , che tanti fastidi sta arrecando al tecnico Mihajlovic ed ad i suoi come ai sogni di gloria di squadra e tifosi.
In origine fu il problema terzini , una moria che coinvolse Capuano, Potenza, Bellusci e Marchese contribuendo a dar spazio all'inaspettata vigoria di Alvarez . Recuperati anche solo una parte dei facenti funzioni lungo le fasce, dopo un periodo di quiete e risultati positivi, nuove tegole iniziarono a cadere sulle ginocchia dei rossazzurri: Barrientos ne fu capostipite ma a dire addio alla stagione e volare uno dopo l'altro a Roma, per esser operati ai legamenti, seguirono Marchese, Llama e di recente anche Augustyn (dirottato a Bologna, ndr).
Quello dell' argentino fu concretamente il primo, vero infortunio “destabilizzante”, che privava il sistema di gioco etneo di un elemento in piena ascesa giudicato determinante se non fondamentale per gli equilibri tattici e l'efficacia del gioco offensivo. Senza far una piega , Mihajlovic decise di non apportare alcuna modifica al modulo che aveva permesso ai rossazzurri di ingranare la marcia giusta per la risalita in classifica. In avanti dentro il rientrante Martinez , recuperato dopo alcune settimane di stop forzato, a centrocampo, con Carboni KO, Biagianti torna ad interpretare il ruolo di metodista davanti la difesa.
Mosse tutte azzeccate, come la scelta di dar fiducia ad Izco, in mediana, affiancandogli ed adattandone allo stesso ruolo il prima riluttante poi entusiasta Ricchiuti , che in 25 e più anni di carriera non era mai retrocesso oltre la trequarti di campo avversaria: Martinez mette il turbo, eguagliando e superando il livello sbalorditivo che alla sua prima stagione in rossazzurro n'aveva fatto il fiore all'occhiello , mai sbocciato, nelle speranze di tifosi e dirigenza; Biagianti , dopo l'inizio di stagione balbettante, compromesso da una serie di infortuni, torna a mostrare i numeri che l'avevano portato nei taccuini degli osservatori più stimati del torneo.
Approfittando di un discreto periodo di tregua concesso dagli infortuni, con questo assetto i rossazzurri conquistano punti determinanti per la propria permanenza nella massima categoria, vincendo tutte le gare in casa a loro disposizione finanche spazzando via Bari, Inter e Fiorentina, quindi s'ammaina la bandiera bianca e nell'ultimo impegno casalingo, contro il Palermo, il già falcidiato attacco catanese , dopo aver fatto brillantemente a meno di Barrientos e Llama, si vede privato di un altro giocatore divenuto determinante, Martinez , stiramento del quadricipite, e del giovane Sciacca , che dopo 10' dal suo esordio stagionale, reduce da un lunghissimo infortunio, rimedia una distorsione della caviglia.
Tutto farebbe propendere al cambiamento di modulo , Mihajlovic dice nuovamente di no, preferendo tenere Ledesma ancora in panchina (giocatore enumerabile nell'elenco dei caduti per i “crociati”, ndr) e proponendo uno slittamento collettivo di alcuni titolari innescato dall'inserimento di Carboni, recuperato dopo lungo tempo. Siamo già alla partita contro il Milan: Carboni prende il posto di Biagianti che avanza in quel che fino ad allora era stata la mattonella di Izco, a sua volta schierato come esterno destro nel tridente offensivo.
Nonostante infortunati, squalificati ed affini, a San Siro il Catania disputa il miglior primo tempo visto in trasferta lungo l'attuale stagione, andando al riposo sullo 0-2. Il pareggio finale non inficia la grande prestazione offerta dai rossazzurri, ma il secondo tempo di Milano, oltre alle due reti dei padroni di casa, porta anche l'ottava ammonizione per Mascara, quella che fa scattare la squalifica ai danni del calatino: adesso per Mihajlovic è davvero emergenza .
L'attacco rossazzurro vede ridursi i propri effettivi a soli due elementi: Morimoto e Maxi Lopez . Stavolta mantenere intatto ed efficace il 4-3-3 potrebbe essere un'impresa davvero impossibile, anche se Mihajlovic c'ha abituato a render possibile l'impensabile quando e se non lo si vuole definire impossibile.
Per la gara contro il Siena , decisiva poiché il Catania si trova attualmente ad un solo punto dalla quota virtuale per la Salvezza, il tecnico serbo dovrà scegliere se inserire Morimoto , passando quindi al 4-4-2 più o meno mascherato, o se dar fiducia a Ledesma riproponendolo nel ruolo che prima d'arrivare a Catania interpretava nel Boca Juniors , vale a dire quello di “volante” sinistro, così da mantenere integro il glorioso 4-3-3.
Molto meno immaginabile l'ipotesi “ Russo titolare” , per la bandiera della Promozione in A ci sarà spazio solo nelle ultime gare della stagione; è anche una ragione di equilibri interni e gerarchici all'interno dello spogliatoio. La sintesi è la stessa, le ragioni sono altre, ma il discorso fatto per Russo vale egualmente per Barrientos , apparso ancora troppo fragile per impattare serenamente col campionato di Serie A nonostante pienamente ristabilitosi dal doppio infortunio ai crociati.
Mihajlovic: Una settimana per decidere, novanta minuti per continuare a stupire. Vedremo...
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 193 volte


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