Il terzo posto alla fine è arrivato!, obiettivo raggiunto solo ad una giornata dal termine. Missione compiuta, così com'era nei programmi della società. Traguardo raggiunto tra mille difficoltà e nonostante un orrendo finale di stagione. Il Milan dunque è qualificato direttamente alla prossima Champions League anche se non è ancora chiaro con quali ambizioni. Un problema alla volta. Ora, infatti, è tempo del toto-allenatore, del tormentone riguardante il successore di Leonardo. Si dà ormai per certo l’addio del tecnico brasiliano causa l’insanabile strappo con la proprietà, le troppe polemiche - o presunte tali - con Silvio Berlusconi, i troppi rumors intorno al suo operato. I nomi dei successori circolati in questo ultimo periodo sono sempre gli stessi: Filippo Galli & Tassotti, Marco Van Basten, Massimiliano Allegri, quest’ultimo l’unico fuori dall’orbita rossonera. Le dichiarazioni di alcuni protagonisti registrate ad inizio settimana sembrano aver ristretto ulteriormente la scelta; Van Basten, ad esempio, ha dichiarato che per il momento non può allenare il Milan causa quei soliti problemi fisici alla caviglia che non gli permetterebbero di essere mentalmente sereno. Motivazione comprensibile ed accettabile. Tuttavia non sono da trascurare le sue parole riguardanti la squadra e ciò che sarebbe necessario fare per ritornare competitivi. “Devono succedere molte cose” questa la risposta data a chi gli chiedeva cosa servirebbe al Milan per tornare ad essere competitivo in Italia e in Europa. Al termine di questa considerazione molti hanno avuto la sensazione che quel 'causa problemi alla caviglia' non sia il solo motivo della rinuncia alla panchina rossonera. L’arrivo di Van Basten avrebbe quantomeno acceso un po’ di entusiasmo nel popolo milanista, sia per il glorioso passato da calciatore sia per il prestigio che avrebbe avuto la panchina rossonera.
La scelta a questo punto potrebbe orientarsi verso Filippo Galli in coppia con Tassotti, soluzione interna ed economicamente vantaggiosa. Senza nulla voler togliere a Galli, a mio modesto parere meriterebbe la completa direzione della prima squadra il nostro Mauro Tassotti: indimenticata bandiera rossonera, il Tasso può vantare trent'anni trascorsi al Milan prima da calciatore, poi da mister della Primavera e infine da allenatore in seconda di Carlo Ancelotti e Leonardo. Chi meglio di lui conosce la filosofia societaria, le abitudini e i segreti? Chi meglio di lui conosce l'ambiente? Probabilmente Mauro questa volta ci spera davvero, anche se ha affermato formalmente che il suo rapporto con il Milan non verrà influenzato dalle future scelte societarie.
C'è poi la questione del Milan ai milanisti, condizione sul punto di essere sfatata. Secondo Adriano Galliani anche Massimiliano Allegri, avendo disputato oltre un decennio fa una tournee in maglia rossonera, può considerarsi un papabile milanista. Considerazione alquanto discutibile. Personalmente spero si tratti semplicemente di una battuta per distogliere le attenzioni sulla questione allenatore o per confondere un po’ le idee. La mia speranza è che all’interno della società ci sia già la certezza su chi puntare come futuro allenatore. Se così non fosse vorrebbe dire che in Via Turati ormai si naviga a vista, senza una programmazione precisa ed idee chiare come un tempo. Alla fine se restasse Leonardo sarebbe la soluzione più logica; faccio ancora difficoltà a capire cosa si possa rimproverare ad un tecnico che ha fatto solo miracoli. Rimproveri, oltretutto, giunti da quella stessa società che la scorsa estate lo aveva convinto ad accettare la conduzione della squadra. Se così accadesse ci auguriamo che Leo possa lavorare con tranquillità, senza nuove interferenze polemiche, senza quelle perenni frecciatine che quest’anno hanno creato in più di un’occasione imbarazzo per molti. Aspettiamo domenica, massimo lunedì ed avremo tutti le idee più chiare! |di Piergiorgio Danuol - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 138 volte