Qual'era la squadra italiana al Barbera? A giudicare dalla sapienza tattica, forse il Newcastle, che porta a casa la vittoria grazie a un primo tempo che l'ha visto padrone delle fasce e a una ripresa in cui ha difeso il vantaggio: con affanno, a volte, ma in quei casi potendo contare su Krul, portiere olandese diciottenne destinato a far parlare parecchio di sé. Il primo quarto d'ora è di fuoco: Palermo vicino al gol due o tre volte, con Brienza e Caracciolo che per due volte costringono la difesa a salvare a ridosso della linea col portiere già battuto. Dall'altra parte, un'incertezza difensiva di Barzagli regala a Milner una palla d'oro a pochi passi dalla porta, su cui Fontana interviene da campione. Poi però il gioco rallenta concentrandosi a centrocampo, ed è probabilmente quello che gli inglesi si aspettavano. Perché sulle fasce, soprattutto a sinistra, il Newcastle può contare su gente come Milner, in grado di produrre improvvise accelerazioni improvvise. E su una di queste l'ala trova il cross giusto per Luque, puntuale all'appuntamento con il gol. E la reazione del Palermo non ha evitato di andare al riposo in svantaggio. Nella ripresa, nuova partenza in quarta degli uomini di Guidolin. Ma dopo una ghiotta occasione per Tedesco, il gioco rallenta di nuovo, perché mancano i movimenti, soprattutto sulle fasce. Ma bastano un paio di mosse di Guidolin, che inserisce Di Michele e Simplicio, perché le occasioni riprendano a fioccare. Solo che a quel punto sale in cattedra Krul, che para di tutto e arriva al miracolo su Biava di testa e Di Michele. E a quel punto gli inglesi possono permettersi perfino di riaffacciarsi nella metà campo avversaria, ma alla fine l'abbraccio liberatorio è tutto per Krul, il vero uomo in più del Newcastle|inviato Porfirius|. - articolo letto 93 volte