Riportiamo di seguito la dichiarazione del procuratore aggiunto di Catania, Renato Papa, a seguito del sopralluogo mattutino allo stadio: "La decisione di sospendere i campionati di calcio è un errore, perchè, lo dico da cittadino, significa che lo sport è ostaggio di bande di delinquenti. Sulle violenze allo stadio la legge italiana è inadeguata, perchè non ha sanzioni deterrenti. Nella notte sono stati arrestati altri tifosi del Catania. Questo è stato possibile grazie ad una norma che consente il fermo grazie a foto e filmati. Ma la legge è inadeguata lo stesso perchè chi è arrestato, se incensurato, viene subito dopo scarcerato. E il tifoso che ottiene il rito abbreviato dopo la condanna, sospesa, esce poco dopo. Occorre una normativa rigorosa come avviene all'estero. Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza." Ci sentiamo di concordare in parte con il pensiero dell'ufficiale in particolare quando parla di inadeguatezza delle norme sulle violenze negli stadi, visto che ormai fenomeni di violenza si ritrovano da molto tempo. Più rigore nelle norme e ci sentiamo di dire una maggiore presenza delle forze dell'ordine nelle partite a rischio. Le gare a rischio dovrebbero essere vietate alle frange estremiste delle varie tifoserie o per lo meno si dovrebbero trovare prima delle soluzioni più rigide per evitare tragedie come quella di Catania. E poi una annotazione sui metodi di perquisizione negli stadi: spesso capita che nelle curve ci siano controlli meno rigidi e fiscali che in altri settori per favorire la fluidità nell'ingresso allo stadio: grave errore. Ma come potevano esserci così tanti fumogeni tra gli ultras del Palermo? - articolo letto 93 volte