Erano quasi due annetti che non succedeva e proprio gli mancava.
Ma nel cuore del’Sant’Elia, eccolo, il vizietto di Christian Terlizzi.
Un gol che mancava dai tempi d’oro di Palermo, quando ne mise a segno 6…
Terzo tempo da cestista, e colpo di testa preciso, beffardo: il vento di Cagliari sembra farlo decollare, ma è lui ad inserirsi e a depositare la sfera in rete.
E’ tornato Christian, ora è davvero lui.
Il difensore incubo delle difese avversarie, il centravanti aggiunto delle palle inattive.
Un altro gol di testa, dopo quello di Sardo con il Livorno.
Stavolta la punizione è da destra, e il piedino incantato è quello di Mascara; il finale lo stesso.
Ancora un difensore in rete, e quinto marcatore diverso della stagione per i rossazzurri.
Catania, la cooperativa del gol.
Il calcio totale è sbarcato anche all’ombra dell’elefante; una squadra che, per questo, è quasi un ricalco della nazionale “storica” di Marcello Lippi: nei mondiali tedeschi, infatti, 12 gol, 10 marcatori azzurri diversi .
Nel Catania sinora sono andati a segno, i difensori Sardo e Terlizzi, il centrocampista Baiocco, la mezzapunta Martinez(doppietta) e l’attaccante Morimoto, per un totale di sei reti.
L’anno scorso all’ ottava giornata i gol fatti erano 11, mai i marcatori erano solo quattro: Spinesi, Mascara, Corona e Colucci, tre punte, un centrocampista offensivo.
La differenza è evidente: all’appuntamento col gol mancano all’appello gli avanti rossazzurri, ed è toccato a centrocampisti e difensori supplirli; perché?
Le parole di Baldini ieri sono state chiare: “I nostri attaccanti, segnano poco, perchè sono generosi, a volte troppo”.
In effetti, in fase difensiva, il modulo del Catania è un 4-5-1, quasi un 4-6-0, con Spinesi costantemente dedito al pressing sul difensore che imposta l’azione, e Mascara e Martinez in linea con la mediana.
Un atteggiamento voltato al non scoprirsi e alla gestione del risultato, che ha portato i suoi frutti: il Catania è la seconda difesa del campionato, con solo 7 gol subiti, esattamente la metà dei 14 di un anno fa esatto.
Oltre ai pro, però ci stanno anche i contro: il sacrificio in copertura dei tre davanti, e la loro conseguente “lontananza”(nel vero senso della parola) dal gol.
Basti osservare la partita di ieri di Martinez: nei primi trenta minuti il solito funambolo palleggiatore, dopo sacrificato nell’aiuto a Sardo per fronteggiare la catena Del Grosso-Fini, cosa che ha impedito al Catania di sfruttare la sua fantasia nella seconda frazione.
L’anno scorso, invece, era diverso: Colucci e Mascara raramente avevano compiti in fase difensiva, e lo stesso Caserta badava più ad impostare il gioco, che a distruggerlo.
La squadra si trovava spesso sbilanciata, e costretta a pagare in gol subiti, le magie della sua fase offensiva.
In termini di scommesse, ecco un altro confronto significativo: nella stagione corrente, su 8 gare, sette “under”(partite con 2 o meno gol complessivamente) e un solo “over”(partite con 3 o più gol complessivamente);la scorsa stagione, tre under” e cinque “over”.
Le vie del gol sono diverse, e molte prevedono i calci piazzati,e gli inserimenti di centrocampisti.
Tutta la squadra, in un modo o nell’altro ha modo di finalizzare l’azione; non c’è una bomber-dipendenza, ma occorre che la cooperativa del gol, faccia frutto anche dei suoi “mastri”.
Magari un pizzico di spregiudicatezza in più, e la massima attenzione dietro(a differenza dell’erroraccio difensivo di Cagliari), li aiuterebbe, e renderebbe il Catania davvero perfetto…
Allora sì, che ci sarà da leccarsi i baffi…
Per ora, intanto godiamoci, il frutto migliore della filosofia-Baldini; che non sono né i gol, né lo spettacolo, ma la classifica, che ci vede alla pari con Lazio e Milan e due punti davanti al gruppone salvezza.
I miglioramenti, i perfezionamenti arriveranno, con tanto lavoro, nel tempo…|di Dario Damico - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 99 volte