Ancora una volta a restare saranno i complimenti.
Solo quelli, perché di punti il Catania a Firenze non ne vede, neanche uno. Sarebbe stato meritato il pari, perché no anche la vittoria, e invece la realtà è un’altra, purtroppo diventata abitudine, che sa di sconfitta, in trasferta, l’ennesima.
L’handicap con cui partono i rossazzurri non è indifferenze: c’è Pià, Spinesi non è convocato, Martinez e Colucci chiudono le porte ad un Mascara ancora non al meglio della condizione, anche se, a vederlo nella ripresa, sembrerebbe l’asso vincente e nascosto della squadra.
Nonostante tutto il Catania non soffre, doma e domina la Fiorentina di Mutu e Pazzini, sterile in avanti e confusa a centrocampo dove gli ospiti affermano, con un ritrovato Baiocco, la propria supremazia, non coronata con un vantaggio meritato ma mai arrivato per la poca concretezza delle azioni create. Poco impegnato Frey, per nulla Polito, eppure a passare sono i padroni di casa, al 40’ del primo tempo, con Kuzmanovic servito da uno splendido cross di Pazzini. Disattenzione difensiva unica ma grave, imperdonabile lasciar staccare un centrocampista solo davanti al portiere assolutamente indisturbato: centrali assenti, Baiocco anticipato.
Si va al riposo con l’amaro in bocca, si rientra in campo consapevoli di poter fare di più e portare a casa qualche punto.
Per sbloccarsi c’è bisogno di una prodezza che sa di passato, seppur recente: si torna con la mente al Milan, coppa italia, gara di ritorno al Massimino, Vargas tira al volo su schema da calcio d’angolo, gol e bocche aperte, spettacolo. Quello di oggi appare come un replay, sviluppi leggermente diversi, la sostanza non cambia: rete, 1-1 e palla al centro.
Passa poco, il Catania continua a fare la partita, un’altra disattenzione, Mutu ne approfitta, tiro straordinario dal limite dell’area, potente più che preciso: Polito, colpevole o meno, non ci arriva, Firenze esulta, scoppia il Franchi.
La gara resta aperta fino al 90’, fino al triplice fischio dell’ottimo Banti, finalmente non determinante l’arbitro nel match, indipendentemente dal risultato che, in ogni caso, resta beffardo e bugiardo, quasi la dea bendata l’avesse col Catania, anche quando Vargas da posizione impossibile sfiora pari e doppietta colpendo in pieno il portiere avversario.
La classifica chiede punti, il pubblico anche. Domenica prossima sarà una lotta fondamentale, sempre in trasferta si vedrà l’Empoli, oggi vincente a Napoli. Meglio sostenere, via le critiche, via i cattivi pensieri, pur restando nella consapevolezza di un campionato difficile, dal quale però è possibile uscire a testa alta|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 126 volte