Lunedì, sembra un copione già scritto stare a parlare di una sconfitta in trasferta.
Applausi tanti, complimenti tanti, punti nessuno.
Anche l’Artemio Franchi di Firenze diventa un castello delle streghe, eppure il Catania sì, c’è stato in partita, sempre.
Sotto il sole toscano, la differenza l’ha fatta solo la maggiore qualità dei Viola e quella folgore a ciel sereno di Mutu, che ha rotto l’equilibrio.
“Io quel pallone l’ho sfiorato.”, dice Ciro Polito; l’aveva quasi presa lo scugnizzo rossazzurro.
Senza quel “quasi” staremo qui a parlare di punti e classifiche, invece no, l’ancora resta piombata a quota 23.
Resta la prestazione, comunque soddisfacente in tutti i reparti e in molte individualità.
Discreta la difesa, che pur soffrendo l’imprevedibilità dei giocolieri viola, non sfigura; gli esterni sudamericani Alvarez e Vargas(oltre la rete, ndr) coprono bene il ruolo in entrambi le fasi, Silvestri e Stovini reggono il muro con i denti e con le unghia.
Solido il centrocampo, con una novità: Izco centromediano alla Edusei. Marianito ci mette corsa e grinta, gli manca forse un po’ di precisione, ma la sua prova non è da buttare; tra i vari “vice” Edusei, si è rivelato il più all’altezza.
Attacco volitivo. Martinez sta tornando in condizione, e si vede.
Le sue serpentine cominciano ad assomigliare a quelle ammirate in ottobre e novembre, la corsa è più sciolta, i passaggi più puliti.
Il ritorno ai massimi livelli del “Malaka” sarà manna dal cielo per Baldini e permetterà più frequentemente l’utilizzo di Colucci a centrocampo.
Proprio il fantasista foggiano sembra esprimersi al meglio nella linea a tre della mediana: partendo da dietro, Colucci ha più spazio per i suoi inserimenti, e più varchi per inventare e assistere i compagni.
La marcatura a uomo che spesso gli riservano quando gioca da ala, non permette al numero 9 i dribbling nello stretto e i fraseggi veloci; Peppe soffre il pressing dei terzini, giocare lontano dalla porta gli consentirebbe di esprimersi al meglio.
Aspettando la gara di Empoli, la classifica si è accorciata notevolmente.
Al Castellani sarà scontro diretto per la salvezza, squadra staccate di un punto, non si può sbagliare.
Le ottime prestazioni contro Inter e Fiorentina infondono fiducia, a noi e alla squadra.
Perché i ragazzi ci sono, nonostante le tre sconfitte consecutive; ci sono, con il corpo e con la mente.
Solo una “maledetta sfortuna”, come avrebbe cantato Vasco, ha separato i rossazzurri dai risultati.
Mancano solo quelli, il resto c’è tutto e bene.
A Empoli per vincere, contro l’avversa dea bendata, dai Catania!|di Dario Damico - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 109 volte