Presente
Catania
Spinesi e Mascara, coppia che da qualche anno a Catania ha mostrato un grande affiatamento, compiti e qualità diverse che unite fanno un mix molto pericoloso per le avversarie.
Spinesi è il classico bomber d’aria di rigore, numeri alla mano ha sempre dimostrato di meritare la massima categoria. Esplode in B nel Bari di Fascetti, ma l’esordio in A non fu dei migliori poche presenze e 9 gol in 3 anni complice la forte concorrenza in attacco e qualche brutto infortunio. Nel 2004 l’incontro con Marino in quel di Arezzo dove Gionatha si integrò perfettamente negli schemi di gioco riuscendo a totalizzare 22 reti diventando il pupillo del tecnico di marsala, che lo portò a Catania 23 reti (record personale) nella stagione della promozione etnea, 17 al suo ritorno nella massima categoria. Mascara, nato a Caltagirone, inizia nelle fila del Ragusa, 5 reti in 29 presenze nel campionato dilettanti. Salernitana, Palermo e Genoa prima di arrivare a Catania, nella gestione Colantuono, dove spesso viene impiegato da esterno, 13 reti in 41 presenze. Va a Perugia per tornare la stagione successiva, quella della Promozione in A. Quest’anno al suo secondo anno di A appare spesso sacrificato ad un ruolo di maggiore copertura. Colucci: doti da regista ma anche da esterno, passo felpato e grande acume nella lettura del gioco, al secondo anno in maglia rossazzurra, comproprietà col Verona, Baldini ha provato ad inserirlo nel suo iniziale 4-2-3-1, esiti non esaltanti causa la poca propensione del giocatore alla fase difensiva. Ancora alla ricerca del suo primo goal in questa stagione dopo i 3 messi a segno tra andata ed ritorno, lo scorso anno, contro la Lazio.
Vargas e Sardo difensori, due esterni, con doti più offensive il primo, più difensive l’altro, arrivano a Catania nel primo anno di Serie A, il peruviano, sconosciuto, esplode subito anche a causa dell’infortunio occorso a Falsini, per il napoletano, miglior esterno della Serie B, è invece dura imporsi all’attenzione di Marino che sulla destra vede solo Silvestri. In questa stagione quattro reti complessive, tre reti per il sudamericano, che sono valse un punto, 1 per Sardo che di punti ne è valsi 3.
Cagliari
Quattro sono gli uomini decisivi per la fase offensiva rossoblu: Daniele Conti, metronomo del centrocampo, le ali Foggia e Jeda, e il centravanti Acquafresca.
Conti, figlio del famoso Bruno campione del mondo dell’82’, è l’uomo più esperto e capitano del Cagliari; oltre alla squadra sarda, dove gioca dal 1999 e con la quale ha messo a segno 17 reti, Conti ha vestito la maglia della Roma, dalle giovanili agli esordi in serie A.
Pasquale Foggia, è il Cassano del Sant’Elia. Napoletano di scuola Milan, genio e sregolatezza, tra il 2000 e il 2005 ha girovagato tra Treviso, Empoli e Crotone, alla ricerca della maturità professionale. Nel 2005-2006, la consacrazione con la maglia dell’Ascoli neopromosso in serie A, con 4 reti decisive per la salvezza dei bianconeri.
Stagione in chiaroscuro quella dell’anno scorso: male a Roma, in maglia Lazio, con sole 11 presenze; meglio a Reggio Calabria, da gennaio, con 4 gol in 15 presenze.
Jedaias Capucho Neves, semplicemente Jeda, è uno degli ex di turno. Arrivato a Cagliari dal Rimini a gennaio, ha vestito la maglia rossazzurra nella stagione 2004/2005; arrivato a gennaio, voluto dal nuovo allenatore Nedo Sonetti, mise a segno 6 gol. Oltre al Catania ha vestito le maglie di Vicenza, Siena, Palermo, Piacenza, Crotone(con cui segnò al Catania allo Scida e al Massimino nella stagione della promozione, ndr) e ultimamente Rimini.
Robert Acquafresca è il terminale offensivo del Cagliari, prelevato dal Treviso in estate(dove si consacrò con 11 gol in B). Bomber dell’under 21, ha messo a segno 5 gol, in 7 partite con la maglia azzurra di categoria|di Dario Damico & Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 142 volte