Bentornata vittoria! Ci mancavi, ci mancavi davvero!
A noi e ai nostri cuori assetati di emozioni; ai ragazzi, tormentati da quella sfortuna che ogni settimana serpeggiava in tutti i suoi aspetti crudeli; alla classifica, che aveva bisogno di una scossa, di una boccata salutare e “ascensionale”.
Sei tornata, o vittoria, in un pomeriggio di sole, in un Massimino vibrante, incandescente, dove la tensione si respirava, e trapelava ansia, l’ansia da vittoria.
Match al cardiopalmo sin dalle prime battute: un, due, tre, quattro minuti e Colucci va via sulla sinistra, palla rasoterra per Mascara, che evita un difensore e batte di sinistro; Storari neutralizza con bravura, e si ripete miracolosamente su tap-in a botta di sicura dell’accorrente Baiocco.
Sembra il preludio di un pomeriggio sul velluto per i rossazzurri, Mascara manda alto di testa uno spiovente di Vargas, conclude a lato da fuori area. Il Catania è vivo, voglioso.
Ma la doccia fredda non si fa attendere, e il Cagliari passa incredibilmente in vantaggio tra lo stupore e il silenzio del Massimino: punizione dalla destra, sfera che carambola sulla coscia di Colucci e finisce sul piede di Conti, che fulmina Bizzarri da due passi.
Incredibile.
Eccoli di nuovo gli spettri, quelli di Livorno, Empoli e tanti altri pomeriggi grigi. Spettri, che incombono sul prato dell’ex-Cibali e si ficcano nelle maglie rossazzurre: il Catania, appunto, scompare.
Reazione inesistente, contraccolpo psicologico, nervosismo palpitante.
Il Cagliari rischia di incrementare il vantaggio, i rossazzurri tremano: Cossu scheggia la traversa, Bizzarri ipnotizza Jeda due volte, Acquafresca spreca malamente, calciando il pallone in Curva Sud.
“Noi vogliamo gente che lotta!” urla la Nord.
Un richiamo, importante, perché al 44esimo arriva il tanto auspicato pareggio: è Cristian Silvestri a metterla dentro, uno delle vecchia guardia, uno che ha sempre lottato, dalla panchina, al campo, allo spogliatoio.
Angolo di Colucci, Baiocco prolunga di tacco; Silvestri si coordina da “Mostro” e la gira lì dove Storari non può arrivare: 1-1!
Pronti via, e nella seconda frazione arriva subito il sorpasso, in maniera incredibile e fortunosa: punizione dalla destra ancora di Colucci, Canini svirgola, ed in qualche modo la palla finisce in rete.
Esplode il Massimino, fischi che si trasformano in urla, rabbia che muta in felicità.
Senza eccedere nel gioco, il Catania controlla fino alla fine con qualche affanno.
Storari è in giornata super, e nega il terzo gol a Spinesi, Izco e Vargas, che ci prova due volte col suo marchio di fabbrica, tiro al volo su servizio di Mascara; Bizzarri è in apprensione sui tiri di Conti e Cossu, che sibilano vicino al palo.
Finale concitato, tra palle spazzate e quattro infiniti minuti di recupero. Ma il Catania ce la fa.
E torna il sorriso, sui volti, nei cuori, nelle anime, ancora un po’ turbate dall’ultimo passaggio all’Inferno, tanto da rumoreggiare inconsapevolmente, anche se per poco.
Tre punti, e bel saltino in graduatoria: 27 punti, e tanta tanto ancora da lavorare e da guadagnare.
Intanto, un gradito alito di buon vento, di buona sorte.
Ci mancavi, cara, benedetta Vittoria!|di Dario Damico - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 145 volte