| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2008-06-27

Spagna sul tetto d'Europa


Dopo 44 anni dal precedente successo, le "furie rosse" freddano la Germania in finale conquistando il secondo titolo europeo. La rete decisiva porta la firma di Torres, uno dei tanti, sicuramente tra i più promettenti giovani della rosa del ct Luis Aragones.
E' infatti Fernando Torres al 33'esimo del primo tempo a rompere gli equilibri di un match che con il passare dei minuti ha assunto sempre più una connotazione ben precisa. Il cielo di Vienna si ripinge di rosso e giallo, dei colori di una nazionale da diversi anni alla ribalda ma incapace di arrivare sino in fondo nelle competizioni che contano.
PARTENZA A RAZZO DEI TEDESCHI - gli uomini di Loew dimostrano di non scherzare e partono subito con determinazione. Pressing a tratti asfissiante che già dopo pochi minuti costringe all'errore Sergio Ramos che con un disimpegno maldestro regala sui piedi di Klose la palla di un inaspettato pronto vantaggio. E' Puyol a bloccargli la strada verso la porta. La Spagna sembra scossa e presa in contropiede. I primi 15-20 minuti sono terrificanti. Le Germania sfonda sulle fasce grazie a Lahm e Podolsky e non lascia l'iniziativa agli uomini di Aragones che stentano ad imbastire una valida manovra di gioco.
CHE REAZIONE! - che la Spagna sia una squadra costituita da grandi talenti è verissimo ma lo è altrettanto la reazione, a dimostrazione di una grande forza di volontà e consapevolezza dei propri mezzi. La Spagna è così: inventiva, verticalizzazioni ma anche gioco di squadra, fitta rete di eleganti passaggi. Senza tralasciare nessun particolare. Spagna bella e concreta che porta tre interessanti conclusioni in sequenza: prima è Iniesta (14mo)a far partire l'azione che mette i brividi alla retroguardia tedesca che per poco non combina la frittata con la deviazione in angolo di Metzelder; al 23mo è una precisa pennellata di Ramos ad imbeccare Torres che stacca bene ma centra il palo alla destra di Lehmann, proteso in tuffo; ci prova Fabregas al 31mo ma la conclusione è centrale e non crea problemi.
EL NINO EUROPEO - è l'uomo chiave, il suo scatto e la sua agilità incantano la platea di Vienna. Il minuto è il 33mo, l'assist al bacio è di Xavi. Un passaggio in verticale preciso che trova pronto Torres all'appuntamento. L'anticipo sulla difesa tedesca è spettacolare, una progressione degna di un buon scattista. Il tocco morbido di interno destro è delizia per il palato degli amanti del bel calcio. Come si sa spesso nelle finali chi segna prima vince. La rete del'El Nino regala dunque l'Europa alla Spagna.
GERMANIA SENZA BATTERIE - il copione sembra visto, il destino ormai segnato. La Germania rischia il tracollo al 35mo quando il perfetto cross del solito Iniesta non trova pronto alla conclusione Silva che spreca malamente, buttando al vento una interessante occasione di chiudere la gara già nel primo tempo. Che le ultime energie tedesche si siano viste solo ad inizio gara? Più di un sospetto ci viene. Infatti dopo il gol spagnolo gli uomini di Loew vanno progressivamente spegnendosi in un'inesorabile quanto inaspettata resa. La "fisicità" tedesca viene sopraffatta dal gioco talvolta lezioni degli uomini di Aragones che nella ripresa riescono a controllare il gioco e la partita senza grossi patemi.
SENZA DUBBI: SPAGNA! - padrona del campo riesce a divertire e consolidare un successo mai davvero in discussione. La Spagna trionfa chiudendo in bellezza proprio come in avvio. Un cammino costante e senza grossi intoppi. Nessun avversario ne ha contrastato efficacemente la forza dei suoi talenti. A questo punto ci viene spontaneo pensare: e l'Italia? Non è forse vero che sia stata l'unica che abbia per lo meno contenuto la forza delle furie rosse? A noi ci pare proprio di si. A nostro avviso proprio l'incontro con gli spagnoli era la vera finale. Persa ai rigori, quindi a testa alta. Crescono i rimpianti azzurri? Probabilmente si, perchè questo europeo si è mostrato nonostante le mille difficoltà alla nostra portata. Forse davvero senza quella lotteria avremmo potuto stringere le mani a Donadoni che a fine europeo è stato consegnato come miglior indiziato alla prematura uscita degli azzurri. Certo ce ne sarebbe da parlare tuttavia crediamo che almeno dal punto di vista dei risultati quel fatale esito contro gli spagnoli ci abbia sottratto una coppa che poteva essere conquistata, magari con le solite critiche al gioco e alle prestazioni ma con il trofeo in tasca.
Onore e merito agli uomini di Aragones che fanno della loro gioventù mista a una grande esperienza maturata nei club più prestigiosi del panorama europeo l'arma vincente. Crediamo siano stati ai punti e non solo, quelli che abbiamo meritato maggiormante il successo. Perchè se ci sono state nazionali capaci di storiche imprese come Turchia e Russia e altre capaci di alternare grossi successi a cadute abissali (Portogallo e Olanda in primis), c'è chi ha onorato ogni partita mostrando grande compattezza del gruppo e grandi giocate a disposizione della manovra "corale". Questa è la Spagna, questo il successo meritato al 100%...
|Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 423 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale