Ucci – Ucci, qualunque altra combinazione di lettere preceda questa desinenza, per il Catania, e per Zenga, resta sinonimo di goal, a profusione, roba da sfregarsi le mani ad ogni pallone toccato.
Paolucci ed Antenucci, gemelli del gol, potremmo azzardare, per ora, pur trattandosi di calcio estivo, è dovere di cronaca soffermarsi sulla traiettoria ascendente del secondo, il 23enne attaccante di Termoli tornato dal prestito al Venezia e fino a poco tempo fa in predicato d’accasarsi al Pisa.
Lungimirante l’occhio di Zenga, che fermò il braccio della società (pronta a firmare il trasferimento in Toscana, ndr) già prima che il giovane avanti scatenasse tutta la sua “furia” realizzativa, quella che in poco meno di 15 giorni gli ha permesso di affiancare e scavalcare, con la splendida rete siglata oggi, il fratello e fino a poco fa, bomber del precampionato, Paolucci, che pure ha fatto di tutto per allungare anzitempo il distacco (ha giocato nel primo tempo, Antenucci nel secondo, ndr), speranza negata dal super Tajolini, almeno tre volte decisivo sulle sue incursioni offensive.
Ottimi segnali per l’attacco rossazzurro, che trova anche le reti di Martinez e Plasmati, costretti entrambi ad abbandonare anzitempo il campo, acciacchi muscolari che non preoccupano; Splendida forma soprattutto quella sciorinata dall’uruguayano, in rete ma a fatica nelle sue ultime apparizioni, complici anche campi di gioco non “eccelsi”, a livello di manto erboso.
Incroci pericolosi, invece, in difesa. Terlizzi è dato per partente, chiusa la porta, via dal ritiro, rivederlo a Catania, già il 16 alla ripresa a Massannunziata, non è affatto scontato, anzi, sempre più insistenti sono le impressioni d’una frattura attualmente insanabile.
E così, via alle sperimentazioni per tuffarsi eventualmente (e molto probabilmente) sul mercato dei centrali difensivi. Occhi puntanti sulla prestazione di Silvestre, tutto lì il nodo, eleggere l’argentino titolare, ed andare a caccia d’un gregario, oppure preferirlo come alternativa, e pescare, magari in Romania, un giocatore navigato in ambito Internazionale. La decisione a giorni.
Intanto, via alla sperimentazione, Sardo centrale (ma è una casualità dovuta all’uscita di Plasmati, ndr), Silvestri centrale, ed il povero Izco arretrato in mediana, così, quando Plasmati esce per Alvarez (rientrato dopo la sostituzione al 45’), Zenga sposta l’argentino ex.Tigre nella sua classica posizione di mediano destro, la risposta è chiarissima, doppietta da applausi e risultato fissato sul 5-0, rabbia e voglia di esserci, è l’Izco che piace di più, 90’ in campo, come Sardo e Silvestre.
Tre nomi, tutti in prova, e più degli altri, non a caso, due già analizzati, il terzo è Sardo, fuori dai giochi a Bucarest, si è ristabilito completamente dal lieve problema alla caviglia che non gli aveva permesso di partecipare alla trasferta. Bene anche Catellani e Millesi, nella prima frazione, quella destinata ai talenti in cerca di visibilità.
Liete conferme nella seconda parte di gara, dove si concentrano tutte e 5 le reti etnee. Il Bastia perde le misure, scompaginata dai cambi, propri e dei rossazzurri, bastano 8 minuti ed il risultato è già 0-3, allo scadere, altri 3 minuti, 0-5. Sul campo, risplende il “padre spirituale” Ledesma, calma “Zen”, incredibile, smista assist e dà il giusto “senso” alla manovra di Zenga.
Dodici amichevoli, tante quante richieste dal tecnico, 11 vittorie, 1 sconfitta, 62 reti segnate, 8 subite. Capocannoniere Antenucci, 9 reti. Domani riposo, Arrivederci a Catania, il 16 Agosto, ore 18, Massannunziata. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 173 volte