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2008-08-23

Catania: adesso Sardo


Quello che fino a pochi giorni fa sembrava un addio definitivo si è tramuto, all’improvviso, in un’inaspettata riconciliazione. Cristian Terlizzi torna insieme al Catania, come dire, quando la metafora racchiude in sé senso e pratica. Il difensore centrale ex di Palermo e Sampdoria ha infatti ripreso, fattivamente, ad allenarsi insieme alla prima squadra, abbandonando la pista d’atletica, in questo periodo ad uso e consumo dei soli “fuori rosa”.
Facciamo un passo indietro. Quando il Catania, la scorsa stagione, ne prelevò le due metà del cartellino (da Sampdoria e Palermo), Terlizzi veniva da un lungo infortunio (con conseguente periodo di inattività) e non godeva della fiducia né dell’una né dell’altra società d’appartenenza; da allora al suo nome è stato sinonimo di problemi fisici, problemi umani, problemi economici.
Ad esser obiettivi, più problemi che belle prestazioni sul campo, che pur non sono mancate, in corrispondenza dei brevi periodi di pace. A Catania ci sono regole molto chiare, regole che hanno portato questa società ad essere una delle pochissime col bilancio in attivo, salve, in serie A; Una questione di scelte, non del Catania, ma di Terlizzi, che per garantire la giusta pace all’ambiente squadra deve anzitutto trovarla in sé stesso, che sia la volta buona, che sia l’ultima.
Chiuse le porte ad Udinese, Chievo, Lazio e Bologna, non si tratterà nemmeno con la Juventus, a meno che la società torinese non si decida ad optare per l’acquisto dell’intero cartellino, a prezzo pieno, l’ipotesi finora avanzata, cioè quella del prestito, è già stata rigettata a Luglio ed a maggior ragione non ha margini d’accettazione adesso, quando mancano poco più di 7 giorni alla chiusura del campionato.
In fase di risoluzione anche la controversia legata a Gennaro Sardo. Il giocatore, al ritorno a Massannunziata, dopo il ritiro d’Assisi, s’è visto “retrocesso” coi “fuori rosa” a sua totale insaputa e sorpresa, tanto da non spiegarsene la ragione.
La società ha già rifiutato, per lui, un’importante offerta della Lazio, anteponendo le scelte tecniche all’aspetto economico, ma durante la sosta tra fine ritiro e ritorno a Catania qualcosa è avvenuto, qualcosa della quale persino il giocatore è all’oscuro, tanto d’aver ribadito, pochi giorni prima della partenza da Assisi, il concetto: “Io sono un giocatore del Catania e voglio restare a Catania”.
E allora cosa, mistero? Molto più probabilmente un problema di comunicazione con la “terza” parte, chiave nel mercato, il rappresentante del giocatore, che altro non fa se non il proprio dovere, ovvero quello di cercare una sistemazione più remunerativa, e per lui e per il suo assistito. Gennaro Sardo ha chiesto di restare, per cui, se prevarrà la volontà di giocatore e società, l’esterno destro rossazzurro non si muoverà da Catania.
Ipotizzando la permanenza e di Terlizzi e di Sardo, il settore difensivo del Catania verrebbe a comporsi di 3 centrali puri (Terlizzi, Silvestre e Stovini), un centrale adattabile a destra (Silvestri), un esterno “ambifascia”, Alvarez, e 3 esterni fissi dei quali, 2 a sinistra, Sabato e Llama, ed 1 a destra, Sardo. Senza contare l’esperimenti di Zenga con Izco terzino destro.
Una situazione, a ben vedere, ancora intricata, più nella definizione dei ruoli che nella matematica, esuberi sulla fascia destra, perplessità sulla sinistra, compito del Direttore Lo Monaco o di Zenga trovare il bandolo della matassa, molto dipenderà da questi ultimi giorni di mercato, a tot arrivi corrisponderanno tot partenze, questa l’impressione matura.
Un nuovo centrale potrebbe arrivare solo in caso di cessione di Silvestri, così non fosse, il reparto potrebbe considerarsi “numericamente” completo, facendo salvo delle perplessità tecniche, che il campo potrebbe anche far presto a smentire, come anche no, così è il calcio.
Si continua a cercare sistemazione per Colucci, il giocatore vuole comprensibilmente restare in A, ma il Catania preferirebbe moneta a merce di scambio, il destino di Edusei è al Torino, Polito e Sottil dovranno decidersi ad accettare qualche soluzione, finora tutte rigettate, ma soprattutto il centrale di Venaria è più che intenzionato a restare.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 190 volte


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