Un crocevia. Per il Grifone, l'occasione di rilancio che tutti si attendono, dopo lo scivolone di Firenze. Idem per i partenopei, reduci dalla scottante serata di Lisbona. Quanto saremo grandi? Genoa e Napoli se lo domanderanno domenica, tra una fuga di Lavezzi ed una stoccata di MIlito. Nervi, muscoli e tenuta psicologica. Quaste le chiavi dell'incrocio. La probabile assenza di Ferrari, sul cui utilizzo Gasperini potrebbe decidere in extremis, dovrebbe lasciar spazio al giovane greco Papastathopoulos, mentre in caso di forfait di Milanetto, ecco pronta la soluzione Vendenborre al fianco dell'inesauribile Juric. Modesto e Rossi dovrebbero agire sui lati, mentre a supporto del Principe, dovrebbero trovar spazio il fido Sculli, che nella scorsa stagione fece male agli azzurri in entrambe le sfide, e Palladino, ancora poco avvezzo agli schemi offensivi di Gasperini. Potenzialmente, la prima linea genoana possiede mezzi straordinari, potendo abbinare tecnica, corsa ed un'incredibile fiuto del gol. Tutto da gustare il duello tra il napoletanissimo Criscito ed il Pocho, che vorrebbe subito dimenticare la nottataccia del da Luz con un gol. Insomma, occhio al Vecchio Balordo, che soprattutto tra le mura amiche sembra capace di mettere in crisi chiunque. Napoli compreso, ovvio. A condizione, tuttavia, che sia il Napoli opaco dell'ultima sfida Uefa, altrimenti... |di Alessandro Caradolfo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 175 volte