| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2008-02-02

Il Portiere… un ruolo in crisi


Fino a pochi anni fa la scuola italiana dei portieri era considerata, a detta di tutti, la migliore del pianeta.. Solo per citarne alcuni, Peruzzi, Pagliuca, S. Rossi, Toldo, Marchegiani, il poco valorizzato Lorieri… grandi interpreti del ruolo, che facevano le fortune dei loro team di appartenenza. Oggigiorno ci troviamo davanti ad una vera e propria crisi generazionale. Chi, oltre al nostro SuperGigi Buffon? Un problema ingigantitosi negli ultimi giorni alla luce dell’infortunio (speriamo lieve) accusato dal portierone bianconero. Le squadre più rappresentative del nostro paese hanno optato per estremi difensori provenienti dall’estero, chi a ragione, chi a torto (vero Galliani?) e all’orizzonte non si scorge il nome di nessun italiano che possa prendere il loro posto. Il buon Curci ha palesato incertezze in più di un occasione, Amelia alterna prestazioni ottime ad altre condite da errori grossolani, De Sanctis è andato a cercare fortuna in Spagna. Viviano e Rosati sono ancora nella serie cadetta. Basti pensare che i migliori portieri nostrani di serie A vanno tutti o quasi per i 40 anni. Alla luce di ciò ci poniamo un grosso interrogativo… questa carenza è dovuta solo ed esclusivamente al fatto che si preferisce acquistare portieri dall’estero già belli e pronti e non permettere ai nostri ragazzi di fare esperienza e, perché no, anche di sbagliare? Oppure ci troviamo di fronte a problemi ben più grandi soprattutto a livello di settori giovanili? Problematiche dovute a metodiche d’allenamento non sempre ottimali con privilegio sistematico di sedute di forza e costruzione muscolare rispetto a quelle di tecnica “pura” e di situazioni di gioco; la ricerca ossessiva da parte degli addetti ai lavori di una maggiore “fisicità” (specie l’altezza) degli atleti a discapito della “qualità” muscolare e tecnica; il far sentire i giovani numeri uno sempre nell’occhio del ciclone e in discussione a ogni minimo errore. Noi, come molti altri, optiamo per la seconda ipotesi. - articolo letto 1445 volte

archivio news



Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale