Più di una volta, gli europei hanno giocato brutti scherzi alle “grandi” e hanno consacrato come squadra campione diverse nazionali outsiders: basta ricordare la Danimarca, nel 1992 e Grecia, campione d’europa in carica, nel 2004. Lo sa bene, probabilmente, l’allenatore Leo Beenhakker, che ha deciso di crederci davvero in questa avventura. Prima nel suo girone con 28 punti su 14 partite giocate, la Polonia ha messo in fila Portogallo, Serbia, Finlandia, Belgio, Kazakistan, Armenia e Azerbagian. Stella della squadra è l’attaccante Euzebiusz Smolarek, autore, nelle qualificazioni, di ben 9 reti. La Polonia non si era nemmeno qualificata per la fase finale dei mondiali 2006, e in pochi, due anni fa, le accreditavano chances di qualificazione a questi europei. E’ arrivato, però, l’allenatore Olandese Leo Beenhakker, che, succeduto a Pawel Janas in qualità di Commissario Tecnico, ha saputo risollevare le sorti della squadra, nonostante gli episodi di divismo da parte di alcuni elementi, che hanno preferito dedicarsi più ai propri club di appartenenza che ai colori della propria nazione. Occhio alle ali Blaszczykowski e Jacek Krzynòvek. A questi, in caso di 4-4-2, si potrebbero affiancare, al centro, due centrali di contenimento. La Polonia adotta con disinvoltura sia il 4-4-2 classico che il 4-5-1 e il 4-3-3. - articolo letto 200 volte