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2008-05-12

Aspettando gli Europei 2008 ...


Sabato 7 giugno, alle ore 18, presso lo stadio “St. Jacob Park” di Basilea, Svizzera e Repubblica Ceca daranno ufficialmente inizio ai sedicesimi campionati europei di calcio per nazioni. Per la seconda volta nella storia della manifestazione saranno due i paesi organizzatori: dopo Belgio&Olanda 2000, tocca ad Austria&Svizzera. La finale è fissata per il 29 giugno allo stadio “Ernst Happel” di Vienna.
Saranno 8 gli stadi che ospiteranno le partite: oltre a quelli di Basilea e Vienna, ci saranno quelli di Berna, Ginevra e Zurigo per la Svizzera e Innsbruck, Klagenfurth e Salisburgo per l’Austria.
Le mascotte della manifestazione saranno due gemellini: Trix e Flix. I nomi sono stati scelti da più di 67.000 tifosi austriaci e svizzeri a seguito di una votazione pubblica.
All’europeo di quest’anno saranno presenti 8 vicitori del torneo su 9 (mancherà solo la Danimarca). Chi sarà il prossimo campione d’Europa non è dato saperlo: si possono solo fare due considerazioni: anzitutto nelle precedenti 15 edizioni solo 3 volte il titolo è andato al paese organizzatore (Francia 2 volte nel 1964 e nel 1984 e l’Italia nel 1968); in secondo luogo nessun detentore del trofeo in carica ha mai bissato il successo quattro anni dopo.
Delle nazioni in gara la Germania è quella che ha vinto il maggior numero di manifestazioni ( 3 volte: 1972, 1980, 1996), seguita dalla Francia con 2 affermazioni.
Tra le squadre che si contenderanno il titolo, quella con l’età media più bassa dovrebbe essere la Spagna, dato che, su 23 convocati, ben 18 non superano i 28 anni di età.
GIRONE A - Analizzando i quattro gironi singolarmente nel gruppo A, il Portogallo di Cristiano Ronaldo rischia di uscire subito. Gli andalusi pagano una difesa tutt’altro che impeccabile dove Miguel e Ricardo Carvalho arrivano il primo da una stagione ai margini nel Valencia, causa problemi con l’ex tecnico Koeman, il secondo da un’annata stressante che ha visto il Chelsea protagonista in Premier e Champions. Se a questo si aggiunge la cronica mancanza di un attaccante, si capisce bene che puntare tutto sul duo del Manchester, Ronaldo-Nani e sulle altre due ali Simao e Quaresma, potrebbe costare caro al “Brasile d’Europa”. Tanto più che Scolari è già con la valigia in mano destinazione Manchester, sponda City. Stesso discorso vale per la Repubblica Ceca, in cui permane il dubbio Nedved. Perso il capitano Rosicky per infortunio, con Baros che ha ormai smarrito la via del gol ed è stato scaricato pure dal Lione, neanche la difesa pare essere più quella di un tempo. Rozenhal è finito in panchina alla Lazio, Grygera non ha convinto con la Juve, Jankulovski ha stentato col Milan e Cech, dopo l’infortunio alla testa, non è più lui.
Favoriti quindi per il passaggio del turno Svizzera (che ha in Frei, Inler, Barnetta e Behrami i suoi punti di forza) e Turchia.
La squadra allenato da Terim ha delle buone individualità a centrocampo (Basturk, Mehmet Aurelio e Emre) mentre in attacco si punta forte su Nihat che in Spagna ha fatto benissimo tra Real Sociedad e Villareal.
GIRONE B - Nel Gruppo B, l’Austria, coorganizzatrice della manifestazione, ha poche possibilità di passare il turno, stretta tra i cugini tedeschi, la Polonia e la Croazia. Gli austriaci sono alla prima assoluta in un campionato europeo e pare che non avranno molte possibilità di mettersi in mostra. Il giocatore più rappresentativo è Tomas Pilchmann, centravanti dell’Austria Vienna, poi vengono gli “italiani” Manninger e Garics. Troppo poco per impensierire la Germania, che pure ha i suoi problemi, specie in avanti. Klose e Podolski infatti sono stati oscurati nel Bayern Monaco dalla grande stagione di Toni mentre Kuranyi è apparso involuto nello Shalke. Come se non bastasse i tre volte campioni di Europa hanno il problema portiere: il titolare Lehmann è finito quest’anno in panchina nell’Arsenal e il suo secondo Hildebrand, ha vissuto un hannus horribilis nel Valencia. Nonostamte ciò il passaggio del turno non dovrebbe sfuggire.
La Croazia, è l’atra favorita del girone, non fosse altro che per la lezione di calcio data agli inglesi. La squadra però deve fare i conti con il gravissimo infortunio patito da Eduardo, che la lascia praticamete sguarnita in attacco. La coppia titolare a questo punto dovrebbe essere formata dai redivivi Klasnic-Budan: il primo ha sconfitto un tumore ed è tornato a segnare nel Werder, il secondo, reduce da un grave infortunio, ha segnato 7 gol in 14 gare con la maglia del Parma. I due potranno contare sugli assist di quello che viene considerato l’erede di Boban: Nico Kranjkar, ventiquattrenne gioiellino del Porstmouth.
Chiudiamo la panoramica del gruppo B con la Polonia, che è solo alla seconda partecipazione dopo quella del 1960. La nazionale biancorossa non ha individualità particolarmente rilevanti: i giocatori più conosciuti sono Matusiak ( che ha fatto una fugace apparizione nel Palermo) e il portiere del Celtic Glasgow, Boruc. Da tenere d’occhio Smolarek, ala velocissima e letale che può fungere anche da seconda punta, e che ha un nome importante (Euzebiusz). L’ex squadra di Boniek è una formazione da prendere con le molle, come sa bene il Portogallo che si è visto sopravanzare dai biancorossi nel girone di qualificazione.
GIRONE C - Del girone C, quello dell’Italia si sa tutto. L’Olanda di Van Basten con Van Nilsterooy, Van Persie,Snejider; la Francia dell’odiato Domenech, che può contare su Henry, Ribery, Gallas, Anelka, Vieira e infine la Romania allenata da Piturca, con Mutu e Chivu su tutti. Fare pronostici è azzardato.
Si può solo dire scaramanticamente che le prime tre squadre che l’Italia incontrerà nella sua avventura europea, sono le ultime tre che incontrò durante gli europei del 2000, quando arrivò seconda.
L’Italia può contare su un super Toni ( capocannoniere in Bundesliga, Coppa di Germania e Coppa Uefa) oltre che su un sorprendente Di Natale. I dubbi vengono semmai dalla tenuta atletica dei giocatori di Roma e Milan che paiono spompati, ma l’europeo dà sempre grossi stimoli. Speriamo bene.
GIRONE D - Infine il Gruppo D vede la Grecia campione d’Europa in carica, giocarsi la qualificazione con Spagna, Russia e Svezia.
Gli iberici sono favoriti grazie all’incredibile potenziale offensivo (Fabregas-Silva –Villa-Torres) e a una difesa che ha nel “terzino bionico” Sergio Ramos e in Casillas due vere sicurezze. Se imparerà ad essere meno spettacolare e più cinica potrebbe essere la rivelazione del torneo.Pesa però l’esclusione di Raùl. Pubblico e squadra spingevano perché Aragones convocasse l’ex capitano, ma il grande vecchio del calcio spagnolo ha risposto picche, lasciando così fuori il miglior goleador della storia delle “Furie Rosse”. Sicuramente il potenziale offensivo della Spagna è notevole anche senza il capitano del Real, ma un giocatore come lui andrebbe sempre convocato.
Dopo la sorprendente vittoria di quattro anni fa, la Grecia vuole continuare a stupire. Gli ellenici si giocheranno il secondo posto del girone con la Svezia. La squadra rispetto al 2004 è rimasta pressochè immutata: si punta ancora su Charisteas, Dellas e Karagounis. Basterà per un altro miracolo?
La Svezia arriva all’europeo con il dubbio Ibrahimovic. Il numero 8 nerazzurro, tra infortuni e partite deludenti, quest’anno ha fatto davvero poco, salvo poi riscattarsi nella partita scudetto col Parma. In nazionale però non segna da due anni ed è in rotta col Ct Lagerback. Se Ibra fallirà, la Svezia tornerà mestamente a casa. Kallstrom ed Elmander sono infatti gli altri due giocatori rappresentativi degli scandinavi, ma non sono in grado di prendere la squadra in mano. Per questo dipende tutto da Ibra.
Chiudiamo questa panoramica delle formazioni europei con la Russia del mago Hiddink. I Russi, qualificatisi a spese dell’Inghilterra , non sembrano poter andare lontano: le loro punte di diamante sono i gioiellini Pogrebnjak e Arshavin che hanno trascinato lo Zenit San Pietroburgo alla vittoria della Coppa Uefa. Dietro di loro c’è poco altro, anche se Hiddink ha sempre dimostrato di saper fare miracoli col materiale umano a sua disposizione. Parlando ora di goleador, occhio a Van Nilsterooy. L’olandese è a 5 gol dal record di cannoniere della competizione europea detenuto da Michel Platini con 9 gol. Un gradino sopra di lui c’è Milan Baros, che però come detto, è ormai cadutro in disgrazia. Il record di Platini resiste da 24 anni. Chissà se quest’anno il presidente Uefa vedrà battuto il suo primato.
Non resta che attendere il 29 giugno per avere tutte le risposte.
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